Pubblichiamo il testo integrale del messaggio che il Comitato organizzatore del XXV Congresso eucaristico nazionale (Ancona, 3-11 settembre 2011) ha emesso a conclusione dellevento. Il titolo del messaggio è Resta con noi, Signore.
Siamo venuti qui in molti da ogni parte dItalia, da una terra che ha una storia lunga e grande nella civiltà cristiana, e unaltra ne prepara per i popoli dEuropa e del mondo, che qui convergono, e perciò ha maggior bisogno di luce e di guida dallalto.
Siamo qui in una città tesa alla conquista della terra e del mare, mediante il suo sapere e il suo lavoro, ma in difficoltà, come altre, per il pane di ogni giorno, e, tuttavia, risoluta a creare una società che viva di sapienza, di giustizia e di pace, avida perciò di avere in dono questi tesori spirituali.
Resta con noi, Signore, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto. Tu ci sei necessario, o Signore, lungo la via, nella cura degli affetti e delle fragilità, nella salute e nella malattia, nel lavoro e nella festa, nella scuola e nelleducazione, nellaccoglienza e nellimpegno per il bene comune. Tu sei la nostra via e la meta del nostro cammino.
Ci hai chiamati qui, Signore, come i pellegrini di Emmaus, spiegandoci le Scritture: educati dalla Parola di fede, il Padre ci ha attirati a Te. E ti abbiamo riconosciuto allo spezzare del Pane: nellEucarestia sei Tu che ti doni interamente a noi, sei tu che ci assimili a Te. Sì abbiamo bisogno di un Dio vivo e partecipe, familiare e quotidiano come il pane. Non un Dio lontano, assente, irraggiungibile, un Dio che non sa, non vede, indifferente al bene e al male.
Certo, anche da questo Congresso Eucaristico ritorneremo a casa: non è stata una parentesi o una distrazione, ma una sosta preziosa per metterci di fronte al Mistero da cui la Chiesa è generata, e ritornare senza indugio alla nostra missione di testimoni del grande Sì, che in Gesù Cristo Dio ha detto alluomo e alla sua vita, allamore umano, alla nostra libertà e intelligenza.
Ritorneremo nelle nostre famiglie e parrocchie, associazioni e movimenti, come testimoni di speranza negli ambiti della vita quotidiana. Ritorneremo nelle nostre Chiese particolari, in comunione con i nostri Pastori, pronti a dare testimonianza della pluralità e ricchezza delle diverse realtà ecclesiali, e insieme dellunità che le mette in cammino con Colui che il Signore ha chiamato a presiedere la carità di tutti, come successore dellapostolo Pietro.
Ritorneremo da questa città, o Maria, sulla quale tu vegli Regina dei Santi, giorno e notte, la città che ha eretto sul monte la Cattedrale, il suo vanto e il suo cuore. Ritorneremo alle nostre città affidando alla tua intercessione il cammino del decennio per educare alla vita buona del Vangelo questa nostra generazione, perché, anche se indaffarata e immemore, di Cristo vuole essere e vivere.