Illustrissimo Signor sindaco, onorevole Innocenzo Leontini, signor Presidente del consiglio, signori assessori, consiglieri e dirigenti del Comune di Ispica, grazie per la vostra accoglienza e per l’indirizzo di saluto rivoltomi a nome di questa bella città.
La storia di Ispica che ci precede è ricca di cultura e tradizioni che hanno reso questo territorio culla di civiltà nei secoli. Nel tempo si sono succedute le dominazioni sicula, greca, romana, bizantina, saracena e normanna, sveva e angioina: siete una popolazione che racconta il fascino della nostra terra. E’ interessante quanto scrive lo storico palermitano Antonio Mongitore: nel suo Della Sicilia Ricercata riferisce che l’apostolo Paolo avendo soggiornato a Spaccaforno, non lontano dal castello, fece scaturire una fonte, al contatto della cui acqua i serpenti intorpidivano e morivano…
Tornare da Vescovo della Chiesa Cattolica nella propria amata cittadina suscita forti emozioni e sentimenti di gratitudine al Signore, alla Vergine Santissima, ai santi protettori di questa terra e a tutti voi carissimi concittadini che, in mille maniere e in tante circostanze, anche quelle dolorose, avete manifesto un forte affetto e vicinanza a me e ai miei amati e indimenticabili familiari.
Dal 12 dicembre 2022 la mia vita è cambiata radicalmente. Notevolmente cambiata. Non è facile lasciare la propria terra per andare in altri lidi dove con diverse responsabilità di natura pastorale, spirituale e amministrativa il Signore ti chiama a vivere, nello spirito della semplicità, un servizio più grande: guidare sulla via della santità il Suo popolo.
Gentilissimo Signor Sindaco Dottor Gianfilippo Bancheri, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Antonio Drogo, Signori assessori, Consiglieri comunali, Dirigenti e Personale del Comune di Delia, miei carissimi concittadini, grazie per la calorosa e familiare accoglienza di oggi e per la vostra presenza significativa e numerosa lo scorso 18 marzo nella magnifica e stupenda Cattedrale di Noto, nel giorno della mia consacrazione episcopale.
Vi sono grato per le parole che mi avete rivolto a nome dell’Amministrazione, del Consiglio Comunale e di tutti i deliani. La visita al mio caro e amato paese si colora di sentimenti di gratitudine e stima per tutti i deliani…
Gentilissimo Signor Sindaco, dottor Gaetano Montoneri, Signor Presidente del Consiglio Comunale, signor Giorgio Chiaramida, Signori assessori, consiglieri comunali, dirigenti e personale del comune di Portopalo di Capo Passero, grazie per la calorosa e familiare accoglienza in questo ultimo lembo d’Italia, circondato dal mare e baciato dal sole.Vi sono grato per le parole che mi sono state rivolte e per la condivisione del vostro servizio al paese e a tutti coloro che arrivano a Portopalo dal mare e dalla terra. So bene che siete un popolo laborioso che fate tanti sacrifici, per la vostra spiccata vocazione di pescatori e anche di agricoltori. Per dare un futuro ai vostri figli affrontate le onde del mare e vi imbarcate in mezzo anche a tanti pericoli…
Gentilissima Sindaca, professoressa Carmela Petralito, Signor Presidente del Consiglio Comunale, signori assessori e consiglieri, vi ringrazio per la cordiale accoglienza e per l’indirizzo di saluto che mi avete rivolto a nome di questa bella città di Pachino.
La storia di questo territorio e del promontorio di Pachino è molto antica e ha subìto il fascino di tante culture, dai fenici ai punici, dai greci ai romani fino alle colonie maltesi che popolarono Pachino dalla sua fondazione nel 1760 voluta dai fratelli Starrabba. Persino Virgilio nell’Eneide scrive che i Troiani guidati da Enea si trovarono “a girar Pachino e la Trinacria tutta”. Una lunga storia perché questo territorio è fertile e abbondante come dice il significato del nome stesso nell’etimologia greca…
Gentilissimo Signor Sindaco, Onorevole dottor Roberto Ammatuna, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Dottoressa Quintilia Celestri, signori assessori, consiglieri comunali, dirigenti e personale del comune di Pozzallo, grazie per la calorosa e familiare accoglienza nella solare e bella città di Pozzallo.
Vi sono grato per le parole che mi sono state rivolte e per la condivisione del vostro servizio alla città e a tutti coloro che arrivano a Pozzallo dal mare e dalla terra. So bene che siete un popolo laborioso che fate tanti sacrifici, per la spiccata vocazione marittima. Per dare un futuro ai vostri figli affrontate le onde del mare e vi imbarcate per lunghi mesi, lontano dai vostri affetti ma col cuore nella vostra città e nelle vostre famiglie…
Carissimi, sento il dovere di ringraziarvi tutti, a cominciare dal Signor Sindaco On.le Avvocato Rossana Cannata, che ringrazio anche a nome del clero avolese, grazie per la sua accoglienza in quest’aula consiliare, grazie per quanto ha voluto dirci pocanzi, ho ascoltato le sue parole con il dovuto interesse e la necessaria attenzione, ringrazio altresì il Vice Sindaco Avvocato Massimo Grande, come anche al Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Coletta e al suo Vice Presidente Avvocato Stefano Libro, saluto e ringrazio tutta la giunta municipale e i signori consiglieri. Saluto di cuore anche il clero di Avola qui rappresentato e i membri del coordinamento pastorale vicariale.
Carissimi, la vostra è una bella città a pianta esagonale, la cui progettazione dopo il devastante terremoto del 1693 fu affidata ad un architetto siciliano, un religioso Gesuita, Padre Angelo Italia che ben pensò di tracciare l’esagono con due strade principali a forma di croce,..
Gentilissimo Signor Sindaco, dottor Corrado Figura, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Dott. Pietro Rosa, signori assessori, consiglieri comunali, dirigenti e personale del comune di Noto, grazie per la calorosa e familiare accoglienza, di oggi e dello scorso 18 marzo, giorno della mia consacrazione episcopale e dell’insediamento nella nostra bella città e diocesi di Noto. Vi sono grato per le parole che mi sono state rivolte a nome dell’amministrazione, del consiglio comunale e di tutti i netini. La mia prima visita nel Palazzo di città vuole significare sentimenti di gratitudine e stima e la piena collaborazione della chiesa nella custodia e nel progresso della città…
Distinte Autorità, vi saluto con sincero rispetto e, se mi è consentito, con sentita cordialità. Ringrazio per la sensibilità dell’invito a partecipare al Consiglio Comunale.
Modica è la prima tappa della mia visita pastorale nella Diocesi che Papa Francesco ha voluto affidare alle mie cure pastorali. Il mio è un inizio. Voglio capire meglio il contesto, le risorse e le difficoltà del nostro territorio – articolato in centro abitativo e zona rurale – e mi sento arricchito interiormente perché già mi sento uno di voi.
Le condizioni socioeconomiche della città – che condivide la fragilità dell’intero territorio siciliano – fanno registrare diffuse situazioni di precarietà nella vita delle famiglie, il cui riflesso è motivo di impegno della Chiesa modicana. In ambito prettamente sociale Modica è senz’altro una realtà multietnica e multiculturale, dove la presenza del flusso migratorio occupa una parte importante, pur conoscendone la fatica della integrazione…
Giorno di dolore e di sofferenza per tutti quelli che credono nella potenza dell’amore di Gesù perché oggi, carissimi fratelli e sorelle, carissimi amici noi facciamo profonda memoria del dolore di Cristo, delle sue cadute, facciamo memoria della nostra salvezza perché dalle sue piaghe e per le sue ferite noi siamo stati salvati e siamo stati redenti. Questa è la fede dei cristiani che riconoscono nella croce di Gesù il segno della potenza misericordiosa di Dio.