Carissimi fratelli e sorelle,
alle porte del nuovo anno pastorale voglio indirizzarvi il presente messaggio per dirvi ancora dell’affetto e del bene che nutro per ciascuno di voi e per l’intera Chiesa netina.
Ritornando su alcuni passaggi dell’omelia, pronunciata il 25 agosto 2024 in occasione della Solennità di San Corrado Confalonieri, torno a ribadire che il nostro impegno di cristiani ci vede protagonisti nell’evangelizzazione del mondo impegnati a vivere evangelicamente la vocazione ad essere «sale della terra e luce del mondo» percorrendo le faticose strade della vita.
Credo in una Chiesa che si riconosce nel Vangelo della comunione, della giustizia, della rettitudine e della misericordia. Credo nel Vangelo della semplicità, nel dialogo amicale, nel confronto sereno, nei tratti della compostezza e di una sana umanità, nella cultura dell’incontro, nella potenza creatrice di una mente libera, nei sogni che diventano storia perché condivisi con gli altri, nella poesia e nella musicalità della bellezza della nostra terra, nel germe della bontà, nella fraternità solidale e nella profezia della carità. Credo nella forza delle lacrime e negli occhi radiosi di chi gioisce per le piccole cose. Credo in coloro che dinanzi alle tante ferite trovate su questa terra, si soffermano con attenzione, amore e misericordia.
Come Pastore della Chiesa netina affermo nuovamente che il mio amore per i fedeli tutti, credenti e non, cresce ogni giorno di più e il vostro affetto, da Noto a Modica, ha sempre raggiunto e raggiunge sempre più le corde del mio cuore.
Con l’inizio dell’Anno Pastorale 2024-2025, la Comunità Diocesana sarà impegnata, con atteggiamento sinodale, nella celebrazione del 180° di fondazione della Diocesi e del Giubileo Pellegrini di speranza. Tutto questo sarà segno profetico di una Chiesa capace di generare percorsi di vita cristiana e di incontrare tutti per testimoniare la bellezza di «stare con Cristo Signore Buon Pastore». La riflessione su quanto emerso dai tavoli sinodali, celebrati nelle parrocchie della Diocesi, ci porterà agli Orientamenti Pastorali Diocesani e alla preparazione della mia Prima Visita Pastorale.
Questo è il tempo in cui la crisi di fede attraversa la vita di molti. Sentiamo il bisogno di metterci in ascolto di Cristo Maestro e di lasciarci plasmare dalla potenza della Sua Parola. La nostra missione è, pertanto, legata fondamentalmente alla predicazione del messaggio di salvezza. Con il cuore colmo di gioia, dobbiamo trovare il coraggio di tornare al Vangelo di Gesù, di lasciare le nostre sicurezze e vivere la stagione della missione.
La comunità è Chiesa legata ai ritmi della Pentecoste, nasce dalla Misericordia di Dio e a Lui fa ritorno presentando un’umanità risanata e rinnovata. La Chiesa di Cristo si riconosce come la casa della misericordia che tutti accoglie in uno sconfinato abbraccio benedicente.
«Misericordia eius in aeternum». In questo anno di grazia la Chiesa di Noto diventi «spazio e oasi di Misericordia». Una comunità in cammino, guidata dalla presenza dello Spirito Santo, diventa profezia e testimonianza di misericordia quando avverte, in primo luogo, la necessità del perdono e della riconciliazione, della fraternità e dell’amore gratuito e totale. «Tenerezza, compassione e vicinanza»: saranno queste le tre note e lo stile solidale con cui la Chiesa si prenderà carico fino in fondo delle sofferenze e delle difficoltà degli altri, portando consolazione e speranza.
Siamo tutti alla ricerca di nuovi stili, di nuove vie e linguaggi, di testimoni e di metodi e di nuove figure educative. La via della bellezza scolpita e dipinta nelle Chiese, nei palazzi e sulle strade delle nostre città diventi progetto di crescita integrale che porti le nuove generazioni ad una vita piena ma soprattutto vera, solida e bella.
Proprio per tale motivo e in continuità con lo spirito missionario che ha unito, per quasi quarant’anni, la nostra Chiesa alla Comunità di Butembo-Beni e con gli innumerevoli gesti di carità feriale delle parrocchie della Diocesi verso i nostri poveri, ribadisco quanto detto il 18 marzo 2024 in occasione del Primo anniversario del mio Episcopato: «Lavoriamo insieme per dare forza e credibilità alla presenza della nostra Chiesa nel sociale, lavoriamo per mettere in rete associazioni e istituzioni che sappiano incarnare il vangelo della carità nella storia di ogni giorno senza ostacoli o logiche di vedute parziali che escludono la presenza di altre agenzie che operano nel territorio. Mi impegnerò in prima persona perché in ogni Comune della nostra amata Chiesa nascano segni concreti di carità, luoghi di accoglienza dei nostri fratelli bisognosi e senza fissa dimora, rifioriscano spazi pastorali, oratori e oasi di cultura dove i ragazzi e i giovani non siano i destinatari della nostra missione ma protagonisti della loro fede in una Chiesa dal volto giovane e pieno di speranza». Questo vogliamo realizzare in occasione del prossimo Giubileo.
In occasione di incontrarci per il Convegno Diocesano di inizio anno pastorale (25-27 settembre 2024) vi saluto e benedico nel Signore
