Di cosa si occupa
La pop-Theology, come pronuncia il decreto di istituzione dell’ufficio, rappresenta una possibilità di ripensare e riscrivere la teologia a servizio della gioia del Vangelo.
“Pop” sta per popolare e “theology” per teologia: teologia popolare. Se ci fermiamo alla parola teologia si evoca subito l’idea che è qualcosa per gli “addetti ai lavori” che non può interessare il popolo, la gente e quindi si mette subito da parte.
La teologia (discorso su Dio) invece può e deve diventare una realtà di tutti, perché tutti hanno il diritto e il dovere di maturare una fede “pensata” che viene accolta nel cuore perché compresa anche con l’intelletto.
Il Vangelo resta sempre lo stesso, il suo messaggio non muta, ma sicuramente deve essere alla portata del linguaggio della gente, in particolare dei giovani che oggi utilizzano registri comunicativi ben diversi da quelli con i quali la Chiesa propone l’annuncio.
La nuova evangelizzazione non propone un Vangelo nuovo, piuttosto modi nuovi di annunciare il Vangelo. Compito della Pop-theology e quindi dell’Ufficio istituito, è quello di leggere all’interno di questi registri comunicativi (la musica pop, il cinema, il teatro, l’arte, gli eventi culturali) quei messaggi che possono essere rilanciati come sane provocazioni tali da creare, nel cuore di chi ascolta, quel terreno buono dove il seme della Parola può portare frutto.
Altro compito dell’Ufficio è quello di diffondere in diocesi l’idea della pop-theology, in particolare tra i giovani, per coinvolgere le energie e i carismi che possono contribuire a questa forma di evangelizzazione, per raccogliere proposte e suggerimenti che possano aiutare il vescovo e infine per realizzare eventi che possano favorire l’incontro del pastore con il suo gregge.
Come dice il vescovo Antonio nell’introduzione al suo libro pop-Theology 1 “…si tratta di una cosa seria, insomma, e non di una schitarrata di religiosi che cantano le canzonette dei profani”.
Il vescovo ha nominato come direttore di questo Ufficio Pastorale Diocesano il Diacono Francesco Agosta, che si è scelto come vice direttore Roberto Covato. A entrambi auguriamo un fecondo servizio in unità col vescovo e a favore di tutta la diocesi.
Nei giorni scorsi, intanto, il suddetto ufficio pastorale ha animato a Pozzallo una serata di evangelizzazione, durante la quale il vescovo ha presentato il suo annuncio con l’aiuto di alcune canzoni pop, accompagnate dalle sue riflessioni.
Una di queste canzoni che vogliamo presentarvi è “L’amante cerca l’amato nell’amore”, un testo meraviglioso tratto dagli scritti di San Giovanni della Croce che contiene il senso del vero amore e che ben si innesta nel messaggio della Pasqua.
La Pasqua è per noi inizio della nuova vita in Cristo e questa nuova vita scaturisce dal suo sacrificio sulla croce. Senza croce non ci sarebbe stata risurrezione e senza risurrezione non ci sarebbe stata la vita per i discepoli di Gesù.
La croce è il vertice più sublime nel quale si esprime l’amore di Gesù: “…avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”, ci ricorda l’evangelista Giovanni, cioè fino a dare la vita senza aspettarsi alcuna ricompensa, solo col desiderio di donare questa vita ai “suoi”.
Il testo pronuncia che l’unico luogo dove l’amante può cercare l’amato è l’Amore, questo Amore che ci ha insegnato Gesù. Ogni altra forma di amore che non sia contrassegnato dalla totale gratuità, che non mette da parte l’io, non inebrierà il cuore, non lo appagherà e andrà sempre alla ricerca di altre forme di amore che non creeranno altro che inquietudine.
Contatti
Direttore: Diac. Franco Agosta Indirizzo: Via Mons. Blandini, 6 - 96017 NOTO (SR) Recapiti: E-Mail: tel. 0931-835286 - Fax. 0931-573310