Il Pontificale in onore di San Corrado Confalonieri, celebrato mercoledì 19 febbraio 2025, lascerà un segno indelebile sia nella vita della nostra Chiesa locale che in quella della comunità civile. Il Vescovo Salvatore ha avuto la felice intuizione di invitare a presiedere la concelebrazione S.E. Mons. Mariano Crociata, uno dei Vescovi più amati dalla comunità diocesana. Un’ occasione irripetibile per combinare in uno, ricordi, sentimenti umani, memoria del Santo protettore e Parola di Dio. Rivolgendosi a Mons. Crociata, in apertura della Celebrazione, il Vescovo Salvatore ha detto: “Interpretando i nobili sentimenti della Chiesa netina che Lei ha guidato con retta sapienza e amore paterno, Le dico: bentornato a Noto. In questi due anni di ministero episcopale ho raccolto belle testimonianze legate al Suo ministero di Padre, maestro e fratello della nostra amata Chiesa. Lo ricordano tutti per la sua viva e fresca cordialità, la sua vicinanza e il dialogo aperto e schietto con tutti”. Un saluto accompagnato da taluni riferimenti di vita pastorale che hanno toccato, sicuramente, la sensibilità del Vescovo Mariano. Tra questi la Santa Messa celebrata nel Carcere di Noto nel febbraio 2008, alla presenza dell’urna contenente i resti mortali di Maria Goretti; la cura che ha per la sua amata Chiesa di Latina – Terracina – Sezze – Priverno e il servizio che svolge egregiamente come Presidente della Commissione degli Episcopati dell’Unione europea. Ma anche la rivelazione di un particolare, molto gradito dal Vescovo Salvatore, cui in pochi avevano fatto attenzione: “ la mitria, la croce pettorale e l’anello indossati da Mons. Crociata in questa messa e il pastorale sono quelli che il 6 ottobre 2007 lo accompagnavano mentre veniva consacrato Successore degli Apostoli e le veniva affidata la Chiesa di Noto”. Da questi nobili sentimenti umani, inizialmente espressi, ha preso le mosse l’omelia di Mons. Crociata. “Non potrei iniziare questa omelia – ha detto il Vescovo Mariano – senza dare voce all’emozione che suscita in me il ritrovarmi qui, nella cattedrale che mi ha visto ordinare vescovo, e vostro vescovo, e che mi ha visto muovere con voi i primi passi in questo ministero ….Mi piacerebbe condividere con voi come l’aver cominciato da qui ha sempre accompagnato il mio cammino…..E’ consolante per me godere oggi della comunione di Chiesa che prende forma attorno al vescovo Salvatore nella ricorrenza così cara al popolo netino della festa del patrono san Corrado”. Un santo, ha detto Crociata, che ha da dire molto a noi specialmente in questo tempo in cui viviamo il Giubileo. Il pellegrinaggio di Corrado da Piacenza a Noto deve costituire, infatti, per noi quel modello che ha rappresentato per il Santo: “quello di cominciare una vita nuova, di avviare un cambiamento profondo”. Un cambiamento ha proseguito, “che rimanda a una nuova direzione del cammino di vita; essa chiede visione, occhi nuovi, sguardo diverso su sé stessi e sulla realtà”. Sembriamo, infatti, ha continuato, “tutti ancora troppo legati a forme e pratiche religiose che non intaccano la sostanza della vita”. Volgendo lo sguardo al contesto ecclesiale complessivo, Mons. Crociata ha detto di notare “a livello spirituale ciò che sul piano fisico viene definito l’avanzare del deserto”. Da qui l’invito a non rimanere “abbarbicati ai nostri insignificanti possessi” e a guardare “all’altrove di San Corrado” che ha operato una scelta di vita, un orientamento nuovo dell’esistenza, con “una concentrazione totalizzante su Dio e una dedizione riservata soprattutto ai poveri e ai semplici”.
(P.M.)
A conclusione del Pontificale il Vescovo Salvatore ha dato talune notizie importanti:
In occasione del Giubileo Pellegrini di speranza, del 180mo anniversario di fondazione della Diocesi, a 510 anni dalla Beatificazione, a 400 anni dalla diffusione del culto nelle chiese francescane di tutto il mondo cattolico, l’Arca del Santo Patrono raggiungerà nella notte del 26 luglio l’Eremo di San Corrado di fuori e vi rimarrà fino al 9 agosto. Il 2 agosto sarà portata solennemente a Noto antica dove celebreremo la Santa Messa in suffragio delle vittime del terremoto del 1693. Il Santo tornerà in quel luogo dove amava pregare ai piedi del Crocifisso.
È mio desiderio che l’Arca di San Corrado, eccezionalmente, visiti le comunità di Pachino dal 19 al 20 agosto, di Avola dal 25 al 26 agosto, di Rosolini dal 2 al 3 settembre.

