Butembo. Don Cerruto e Radio Moto

Da Butembo-Beni ci è giunta una bella notizia da parte di don Salvatore Cerruto che già da diversi giorni si trova nella diocesi gemella del Congo dove si è recato da poco tempo per ampliare la sempre più crescente collaborazione prevista dalle rivedute intese del recente protocollo tra le due diocesi di Noto e Butembo-Beni. Una della prime visite – come ci  scrive don Salvatore – che ha fatto li a Butembo è stata quella a Radio Moto, la radio locale messa in piedi da P. Joseph, un religioso assunzionista, una decina d’anni fa, che è diventata un vero e proprio centro di riferimento e di sviluppo per tutto il territorio. Radio Moto, infatti, permette una capillare diffusione non solo delle notizie riguardanti i fatti di cronaca locale, ma anche dei programmi di formazione della popolazione, dalla formazione scolastica a quella sanitaria, dalla formazione alimentare a quella sui problemi sociali. Non passa giorno che Radio Moto non affronti i problemi del reinserimento degli ex soldati, delle violenze susssuali sulle donne, dei crimini perpetrati ancora da bande armate nei villaggi lontani, ecc. Facendo visita alla redazione – ci scrive don Cerruto – mi sono accorto dell’estrema vitalità che anima tutti i collaboratori volontari. I programmi sono preparati per tempo e puntigliosamente da specifiche equipes organizzate per tematiche, gli speakers parlano ai microfoni mettendoci anima e cuore, oltre che una rispettabile professionalità. Il Fondatore di Radio Moto P. Joseph è diventato – ci fa sapere don Salvatore – quasi un santo a motivo di questo suo servizio per le comunicazioni sociali. Accanto a Radio Moto ha aperto ora una scuola di formazione all’uso del computer e un Cybercafé, una specie di internet point pubblico, a cui anche i poveri si possono collegare a prezzi modici, anche se il collegamento è estremamente lento e discontinuo. Sull’edificio di RadioMoto i Butembesi hanno voluto perfino dipingere un murales di P. Joseph come segno di gratitudine. 

Comprendiamo bene come si possa e si debba gradualmente attivare anche una necessaria collaborazione tra il nostro Ufficio Comunicazioni Sociali e la Diocesi gemella per qualificare le Comunicazioni Sociali nella Repubblica democratica del Congo. L’esperinza di Radio Moto ci fa capire l’utilità delle comunicazioni sociali anche nei paesi del terzo mondo. Auguriamo quindi un fecondo lavoro a don Cerruto al quale chiediamo di tenerci sempre informati  sulla chiesa sorella.

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