Giorno 10 aprile il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, ha consacrato il nuovo altare della parrocchia Cuore Immacolato di Maria in Crocevie a Modica in occasione della sua riapertura. Consacrare un altare è un gesto molto impegnativo e significativo. Significa che noi dobbiamo continuamente convertirci a quanto si celebra su quell’altare e a quanto da quell’altare è simboleggiato: il sacrificio di sé che Gesù ha fatto («Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per le persone a cui si vuol bene!»). Celebrando su questo altare noi siamo chiamati a conformarci a ciò di cui facciamo memoria, ha ribadito il nostro Vescovo durante la sua Omelia molto toccante ed energica. Momenti di emozione hanno dominato la celebrazione attraverso i segni dell’acqua, del Sacro Crisma sparso sulla nuova mensa e dell’incenso la comunità, stretta attorno al suo Pastore, viene ad essere rigenerata nel culto e nella fede.
Un grande scrittore cristiano dei primi secoli, Origene, afferma: «Se vero altare è Cristo, capo e maestro, anche i discepoli membra del suo corpo, sono altari spirituali. E, secondo un’altra immagine assai frequente negli scrittori della Chiesa, i fedeli sono essi stessi pietre vive con le quali il Signore Gesù edifica l’altare della Chiesa». È necessario che anche noi diventiamo “altari spirituali”, “pietre vive con le quali il Signore Gesù edifica l’altare della Chiesa”. Saremo in grado di farlo se terremo viva la coscienza di quanto ci viene donato, nella celebrazione liturgica, proprio a partire dall’altare: il corpo spezzato e il vino versato, alimento celeste che si dona a noi. Uniti a Gesù da una profonda comunione di fede e di amore, anche noi potremo offrire continuamente, con la nostra vita, «un sacrificio di lode a Dio, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome». Concretamente un’esistenza vissuta come quella di Gesù.
Mentre rendiamo grazie al Signore che ci fa questo grande dono che è la consacrazione di questo altare, chiediamogli fiduciosamente la grazia di poter sempre accostarci ad esso con fede e grande disponibilità, per poter conseguire i frutti di vita che il Signore, proprio da questo altare, generosamente ci offre.
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