Disposizioni e norme operative per la ripresa delle celebrazioni con il popolo

Carissimi, a seguito del Protocollo di intesa emanato il 7 maggio 2020 a firma congiunta del Governo italiano e della C.E.I., seguendo il criterio della “graduale ripresa”, vi trasmetto alcune disposizioni operative, dopo aver sentito i Vicari foranei e il Consiglio Episcopale.
 
Ecco alcune attenzioni da tenere e impegni da espletare responsabilmente:
 
1) l’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento di persone sia nell’edificio come nei luoghi annessi e sul sagrato, con la consapevolezza di proteggere sé stessi e gli altri;
 
2) all’inizio della ripresa delle celebrazioni con il popolo, occorre che i Parroci motivino tutti coloro che desiderano partecipare all’Eucaristia, offrendo l’opportunità di attivare una turnazione dei fedeli distribuendosi durante tutta la settimana;
 
3) le distanze di sicurezza richieste sono di 1 metro in senso laterale e frontale (distanza indicata come minima). Considerando la Circolare del 30 aprile 2020 e del 5 maggio u.s., relative alle celebrazioni delle Esequie – che prevede come unica forma di distribuzione della Comunione il movimento del solo ministro – le file dei fedeli vengano distanziate tra loro di metri 2, per consentire il passaggio del ministro mantenendo la distanza di sicurezza;
 
4) nel rispetto della normativa sul distanziamento, è responsabilità del Parroco individuare la capienza massima dell’aula liturgica. A tal fine il Parroco designi uno o più collaboratori che, indossando adeguati dispositivi di protezione individuale (mascherina e guanti monouso), portando un cartellino di riconoscimento ben visibile, favoriscano l’accesso e l’uscita dei fedeli. Per favorire un ingresso ordinato e distanziato (m.1,5)si utilizzino, ove presenti, più ingressi, distinguendo l’ingresso riservato per l’entrata e quello riservato all’uscita. Nei momenti dell’ingresso e dell’ uscita le porte rimangano aperte per evitare di toccare le maniglie. Durante la Celebrazione le porte siano chiuse e vigilate dai collaboratori, per essere aperte in caso di urgenza;
 
5) si ricorda che la capienza massima deve essere resa pubblica, onde evitare spiacevoli inconvenienti; sia indicata in un apposito manifesto, all’esterno dell’ingresso della chiesa o del luogo della celebrazione. Tale manifesto contenga, oltre al numero massimo dei partecipanti, le seguenti disposizioni: a) indossare la mascherina che copra naso e bocca, da togliere solo al momento della Comunione; b) non è consentito accedere al luogo della Celebrazione in caso di sintomi influenzali o in presenza di temperatura corporea superiore a 37,5° C; c) non è consentito l’ingresso a coloro che sono stati a contatto con persone positive a Sars-Cov 2;
 
6) una attenzione particolare sia riservata alle persone diversamente abili, prevedendo posti e aree riservate per le carrozzine, facilmente accessibili, nel rispetto della normativa vigente;
 
7) si può ripristinare il servizio del ministri straordinari alle solite condizioni di sicurezza; pertanto si sollecitino, con delicatezza e garbo, le persone anziane e quanti sono affetti da patologia particolarmente gravi, a custodirsi rimanendo a casa e poter ricevere l’Eucaristia a domicilio e continuando a seguire la vita della comunità attraverso un uso sapiente dei mezzi di comunicazione;
 
8) all’ingresso dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti;
 
9) sarà cura del Parroco, al termine di ogni celebrazione, garantire l’ igienizzazione dell’ambiente, con idonei detergenti ad azione antisettica. Il Protocollo parla di igienizzazione e non di sanificazione dei luoghi di culto. Come pure di disinfettare i microfoni e gli arredi sacri, secondo le indicazioni di igienizzazione date dall’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici e la Nota del nostro Direttore dell’UBC (cfr Circolare del 05.05.2020). Si abbia cura inoltre di favorire il ricambio dell’aria. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa. Non è opportuno tenere sui banchi libri per i canti o altri sussidi. L’eventuale foglietto della Messa diventi personale, da portare via dopo l’uso. Purificatoi e manutergi, strettamente personali, siano cambiati dopo ogni celebrazione;
 
10) la raccolta delle offerte non avvenga durante la Celebrazione, ma attraverso un apposito contenitore collocato in un luogo idoneo e facilmente raggiungibile;
 
11) nel caso di Concelebrazione, i ministri sono tenuti al rispetto della distanza, anche nel presbiterio e all’uso dei dispositivi di sicurezza. Può essere prevista la presenza di un organista, un cantore per sostenere il canto, due accoliti e due lettori. L’ostia magna sia consumata interamente dal celebrante; in presenza di più celebranti ognuno consumi la sua ostia magna. La pisside sull’altare resti chiusa. Si continui ad omettere lo scambio della pace. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante o l’eventuale altro ministro, ha curato l’igiene delle mani, indossato guanti monouso e sia fornito di mascherina che copra naso e bocca; mantenendo una adeguata distanza, abbia cura di offrire la Particola senza aver contatto diretto con le mani del comunicando. Sarà cura dei Parroci individuare la modalità operativa più cònsona;
 
12) le disposizioni relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione individuali siano applicate, oltre che per la Celebrazione eucaristica, anche per la Celebrazione dei Sacramenti del Battesimo, Matrimonio, Unzione degli Infermi, e per le Esequie. Per il Battesimo, a discrezione del Parroco, si preferisca l’amministrazione del Sacramento fuori dalla Messa. Per le Unzioni con gli Oli Sacri, si seguano le indicazioni già date nella Circolare del 05.05.2020;
 
13) il Sacramento della Penitenza sia amministrato tenendo conto delle misure di distanziamento, dell’uso dei dispositivi di protezione individuali e della riservatezza richiesta dal Sacramento stesso;
 
14) si può riprendere, a discrezione dei Parroci e dei Rettori, l’Adorazione, sia nelle chiese che nelle cappelle per l’Adorazione perpetua, la Lectio divina, incontri di catechesi, evitando sempre assembramento, saluti, contatti fisici, nel rispetto delle norme già indicate;
 
15) a discrezione dei Parroci, col favore del clima, si può valutare la possibilità di celebrazioni della S. Messa festiva all’aperto, assicurando la dignità del Sacramento, l’appropriatezza celebrativa e le esigenze di sicurezza sanitaria. Una particolare attenzione sia riservata alla scelta del luogo: non disturbato dal passaggio di persone e dal rumore del traffico, sia ombreggiato, sia efficace l’amplificazione sonora;
 
16) si evitino celebrazioni e manifestazioni che possono dare vita ad assembramenti non facilmente controllabili che non permettono il distanziamento e la gestione del flusso dei fedeli;
 
Tutte le Comunità parrocchiali sono invitate a compiere dei passaggi graduali, attivare quel discernimento che ci aiuti a seguire le disposizioni emanate ed offrire un servizio per il bene spirituale e relazionale delle persone, non meno importante dei beni materiali che contribuiscono insieme al benessere totale della persona: corpo, anima, mente, affetti. La creatività che Parrocchie, gruppi, associazioni e singoli stanno mettendo in campo, in questo tempo, dimostra una grande vitalità e un desiderio di essenzialità. Questo tempo non può essere vissuto come attese di nuove concessioni o di ulteriori allargamenti, o come semplice attesa di nuovi provvedimenti, ma come tempo di maturazione e conversione, di riflessione e proposte di itinerari, di servizio saggio e generoso, nei modi possibili. E’ un tempo in cui possiamo interrogarci sul nostro cammino di fede, di evangelizzazione e di catechesi, così come ci sta chiedendo il nostro Vescovo con il primo questionario. Inoltre ci stiamo chiedendo come continuare a svolgere, il servizio educativo in estate: i Grest, i cantieri educativi e altre attività oratoriali, nelle modalità da pensare insieme e con piccoli gruppi. Questa ripresa ci permette di riscoprire l’azione liturgica nella sua creatività e proporre percorsi formativi perchè sia azione del popolo. Ci stiamo interrogando infine, su come continuare al meglio e in sicurezza, i segni della carità coordinati dalla Caritas, dai Centri di Ascolto e dai Centri di Aiuto, l’accoglienza dei Migranti e l’accompagnamento delle persone in difficoltà a motivo della perdita del lavoro, come pure il riflettere sulle ripartenze delle mense di accoglienza. Come si legge nell’ultimo comunicato della C.E.I.: “Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno e il servizio verso i poveri in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare alla vita sacramentale”. E’ bello ricominciare le celebrazioni liturgiche con il popolo con le Solennità del tempo pasquale: l’Ascensione e la Pentecoste e in questo clima ci prepariamo a celebrare la Messa Crismale.Ssarà mia cura al più presto consegnarvi indicazioni dettagliate in merito. Siamo consapevoli che ciascuno facendo la propria parte costruisce il bene comune e concorre alla edificazione dell comunione ecclesiale.