Lunedì 27 luglio 2020, alle ore 18:00, a Pedara, presso l’aula Peppino Passanisi del Centro Cuore del Policlinico Morgagni di Catania, il dott. Kambale Ngesera Desiré, sacerdote della diocesi congolese di Butembo-Beni, gemellata con la diocesi di Noto, previa difesa della tesi “Coronarografia ed angioplastica. Esperienza italiana del Centro Cuore Morgagni nel 2017”, relatore il dott. S. Guarnera, conseguirà il diploma “Master” in Cardiologia.
Il sacerdote dott. Kambale N. D., dal 2016 si trova in Sicilia, nella diocesi di Noto, per espletare la sua formazione in cardiologia interventistica presso il Policlinico Morgagni di Catania. Questa specializzazione rientra in un progetto più ampio – fortemente sostenuto dal vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, d’intesa con mons. Melchisedec Sikuli Paluku, vescovo della diocesi di Butembo-Beni (Repubblica Democratica del Congo) – nell’ambito del gemellaggio tra le due Chiese, al fine di qualificare sempre meglio il Centro Cardiologico “Pino Staglianò” (dedicato al fratello del vescovo di Noto, prematuramente scomparso) operativo dal 2014 nel territorio della diocesi congolese.
Il vescovo Staglianò che nel 2016 ha inaugurato il Centro, durante uno dei suoi viaggi pastorali a Butembo-Beni, ha caldeggiato il progetto di dotare la struttura di un reparto di Emodinamica, in collaborazione col Policlinico Morgagni di Catania, diretto dal Prof. Sergio Castorina.
Si è così provveduto a formare personale specializzato, ospitando in alcune cliniche siciliane una équipe medica locale, per una formazione di cinque mesi. Inoltre, grazie alla generosa disponibilità del Policlinico Morgagni, un sacerdote medico della diocesi di Butembo-Beni, ha potuto specializzarsi in cardiologia, per profondere poi le competenze acquisite a servizio del Centro Cardiologico della sua diocesi.
“Ringrazio il vescovo di Noto e il mio vescovo, – ha dichiarato Padre Kambale – per avermi dato questa possibilità; dopo la proficua esperienza di formazione qui in Italia, spero di poter continuare a imparare sempre di più in Africa. Spero che questo progetto di solidarietà tra le due Chiese sorelle, possa continuare, anche con quella strumentazione necessaria alle cure dei malati e in certi casi per salvare tante vite. Il Vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, con la sua sensibilità umana e pastorale, sta facendo diventare realtà ciò che per noi era solo un sogno. Ringrazio la provvidenza di Dio che sempre ci guida”.