Era un vivo desiderio raggiungere anche voi, come ho già fatto con i fratelli presbiteri e diaconi con una lettera inviata nel gennaio scorso – per informarvi brevemente della nuova esperienza che stiamo conducendo nel nostro Seminario a Noto. In secondo luogo desidero lanciare una proposta.
L’anno scorso, durante il mio soggiorno catanese con i seminaristi, ho avuto modo di conoscere anche la qualificata esperienza del Propedeutico che ha visto partecipi tre dei nostri ragazzi. Vedendo la bontà della proposta, come anche gli inevitabili limiti legati alla lontananza, proposi la possibilità che questa realtà nascesse anche nella nostra Diocesi per arricchirsi delle sensibilità e delle caratteristiche che la nostra Chiesa netina avrebbe potuto dare.
Dal mese di Ottobre 2010 questa piccola comunità ha preso così vita anche da noi. Per la nostra Diocesi è un’assoluta novità, anche se in quasi tutte le diocesi italiane è già una realtà da diverso tempo (ed anche se la realtà dei Seminari Minori, che rimane ancora in alcune diocesi italiane, così come era da noi fino a qualche anno fa, contiene diversi obiettivi di questa esperienza del Propedeutico. ndr).
Diversi sono i motivi che a mio avviso hanno reso necessaria la presenza del Propedeutico anche a Noto tra i quali:
• la preparazione di base (vedi conoscenza della lingua latina e greca, che non vengono garantite più dalla ratio studiorum) richiesta dal progetto educativo del Seminario Maggiore.
• la tendenza nei giovani a differire nel tempo le scelte esistenziali. (La soglia d’età dei ragazzi che entrano in Seminario si è alzata. Molti di loro vengono dal mondo del lavoro e prima di intraprendere una scelta vocazionale definitiva desiderano essere sicuri che quella è la loro strada. Il propedeutico, curando personalmente il cammino di ognuno, garantisce quella gradualità necessaria per compiere la scelta definitiva che comporterebbe la rinuncia anche di un lavoro sicuro);
• La diversità, la complessità e la frammentazione dell’odierno contesto culturale.
Il Propedeutico, dunque, si configura come itinerario di introduzione al Seminario Maggiore. Per questo motivo essa si propone anche degli obbiettivi chiari:
1. aiutare i giovani orientati al seminario a immergersi profondamente nel mistero di Cristo e ad assimilare gli elementi essenziali della vita spirituale;
2. attivare un iniziale discernimento vocazionale, che verifichi la rettitudine delle intenzioni, la fondatezza delle motivazioni e la consistenza della personalità;
3. consolidare le condizioni di maturità umana necessarie per abbracciare consapevolmente una formazione di spiccata impronta oblativa, capace di autotrascendenza e di relazioni umane costruttive;
4. presentare in modo esauriente la figura del presbitero, seconda l’attuale sensibilità ecclesiale;
5. completare la conoscenza dei principali dati della fede e della vita delle Chiesa.
Attualmente a Noto questa comunità è costituita da due ragazzi: Orazio Scarso, di 29 anni, proveniente dalla Parrocchia del Crocifisso di Rosolini e Blandino Alessandro, di 23 anni, proveniente dalla Parrocchia di San Pietro a Modica.
Viviamo insieme come piccola fraternità con la presenza significativa di due seminaristi e un diacono (Roberto Avola, Francesco Ingegneri e don Nello Garofalo) che svolgono rispettivamente il loro servizio nella segreteria del Vescovo e del Vicario Generale.
Dopo questa presentazione vengo subito alla proposta.
La natura di questa comunità è anche Vocazionale. Essa vuole accogliere quei giovani in “ricerca” che:
– desiderano vivere con noi la semplicità della vita fraterna e i momenti comunitari di preghiera.
– Desiderano essere accompagnati spiritualmente nel discernimento personale.
Abbiamo pensato quindi:
1. di aprire il seminario a Noto per week-end vocazionali rivolto a ragazzi e giovani che per motivi scolastici non possono venire durante la settimana. Abbiamo pensato, cioè, a dei sabati e delle domeniche (con pernottamento) in cui cercheremo di seguire insieme dei percorsi a tematiche. Questi fine settimana verranno chiaramente concordati insieme.
2. di dare la possibilità, per chi potesse, di passare anche la settimana con noi per vivere momenti di ritiro, di preghiera e di riflessione.
Ovviamente sarà tutto GRATUITO!!!!!!! La mano provvidente di nostro Signore non ci farà mancare nulla.
Grazie per la collaborazione vocazionale che i lettori del nostro giornale diocesano potranno darci, alla luce anche del decreto del Concilio Vaticano II sulla formazione sacerdotale che così si esprime: «Il dovere di dare incremento alle vocazioni sacerdotali spetta a tutta la comunità cristiana» (Optatam totius n. 2).
Don Tonino Lorefice
Responsabile del Propedeutico presso il Seminario Vescovile a Noto
P.S: Per eventuali informazioni:
cell. 3349474064
e-mail: wojtyla@alice.it
seminario@diocesinoto.it
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