Il vescovo Rumeo celebra la Domenica delle Palme: “La via di Dio è l’umiltà”

Celebrata ieri, 2 aprile 2023, da monsignor Salvatore Rumeo, la sua prima Domenica delle Palme da vescovo di Noto.

Come da tradizione, la numerosa assemblea di fedeli, radunata nella Basilica del SS. Salvatore, ha partecipato alla commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, durante la quale il vescovo ha benedetto i rami di ulivo e di palma.

A seguire, la processione verso la Basilica Cattedrale, dove è stata celebrata la Messa “in Passione Domini”.

Nella sua omelia, monsignor Rumeo ha messo in risalto l’umiltà di Gesù, la cui regalità si è manifestata non tanto nel tripudio della folla, quando entrò a Gerusalemme, ma sul Calvario, il Venerdì Santo.

Questo è per il vescovo “lo stile di Dio e, di conseguenza, quello che il cristiano deve cercare di incarnare: l’umiltà. Via dimenticata da tanti ma scelta da anime semplici, buone ed elette. Uno stile che non finirà mai di sorprenderci e di metterci in crisi: e ad un Dio così umile non gli si voltano le spalle!”.

A questa via di “abbassamento” del figlio di Dio, umiliatosi fino alla croce, si oppone un’altra strada: “C’è una strada contraria a quella di Cristo – ha rimarcato monsignor Rumeo – quella del maligno. Questa è la via della vanità, dell’orgoglio, del successo… È l’altra via. Una possibile scelta che ci porta dall’altre parte, a non considerare più la legge di Dio, a sfidare l’Onnipotente.  Il maligno l’ha proposta anche a Gesù, durante i quaranta giorni nel deserto. Ma Lui l’ha respinta senza esitazione. E con Lui, con la sua grazia soltanto, col suo aiuto, anche noi possiamo vincere la tentazione della vanità, della mondanità, non solo nelle grandi occasioni, ma nelle comuni circostanze della vita”.

Il vescovo ha quindi ricordato tanti cristiani che si impegnano ogni giorno a seguire la via tracciata da Gesù: quella del servizio, dell’amore disinteressato, della testimonianza coraggiosa e coerente del Vangelo, anche in mezzo alle persecuzioni e alle incomprensioni di un mondo ostile al messaggio di Cristo.

“Durante questa Settimana – ha esortato il novello presule – mettiamoci anche noi decisamente sulla strada dell’umiltà, con tanto amore per Lui, il nostro Signore e Salvatore. Sarà l’amore a guidarci e a darci forza. E dove è Lui, saremo anche noi (cfr. Gv 12,26)”.

Infine il vescovo ha ricordato il diciottesimo anniversario della dipartita di San Giovanni Paolo II, a cui egli è particolarmente legato e di lui ha affermato: “Negli occhi suoi abbiamo contemplato lo sguardo dell’uomo di Dio che scruta il cuore dell’uomo ferito. E lui si è sentito parte del mondo. Parte di noi! Per questo, caro San Giovanni Paolo II, ti vogliamo un mondo di bene. Grazie Karol!”

Alessandro Paolino

L’OMELIA DELLA DOMENICA DELLE PALME