Incontrare e predicare. Ieri il Vescovo a Modica

 Occasione per incontrare e predicare, ieri pomeriggio a Modica, presso la Parrocchia S. Elena. Il Vescovo ha approfittato del pomeriggio ‘libero’ da altri impegni pastorali per compiere la visita ad alcuni ammalati e alle loro famiglie e per celebrare, in seguito, insieme alla Comunità parrocchiale.
La sofferenza è il luogo dove incontriamo Cristo. “La Chiesa – come ci ricorda il Santo Padre – prosegue l’opera salvifica del Signore prendendosi cura degli ammalati […] curare un malato, accoglierlo, servirlo è servire Cristo: il malato è la carne di Cristo”. Importante per la Comunità cristiana è sentire la presenza del proprio pastore specie in momenti di fragilità e di scoraggiamento. La malattia e la solitudine sono ciò che grava maggiormente sulle spalle delle nostre famiglie, in particolare quando si tratta degli anziani, e farsi compagni in questa sofferenza dice il nostro essere fratelli in Cristo e figli dell’unico Padre.
Durante la sua omelia il Vescovo ha parlato ai fedeli di tutte le età presenti (c’erano tutte, dagli anziani ai bambini, passando per i giovani e gli adulti) dei rischi “eretici” del cattolicesimo cosiddetto “convenzionale” che chiede a Dio e non si impegna a compiere la Sua volontà. Citando la ‘Placuit Deo’ – della Congregazione per la Dottrina della fede – e volendo suscitare echi fattivi che partano proprio dal cuore delle parrocchie, il Vescovo ha ribadito l’importanza delle opere ad accompagnamento della fede, la quale senza di esse risulta essere vuota e inconcludente.
Al termine della Celebrazione eucaristica, un folto numero di fedeli ha atteso per colloquiare brevemente con il presule o per scambiare con lui semplicemente un saluto. “Li vede così numerosi – ha detto il Parroco, don Gianluca Fratantonio, riferendosi ai fedeli – non per far numero, ma perché realmente la amano e con trepidazione l’hanno attesa”. Un bell’incoraggiamento per il Vescovo e per qualsiasi cristiano il sentirsi attesi e voluti bene nella loro missione nel mondo.