Inizia il Sinodo sui giovani. Don Di Stefano, Responsabile diocesano di Pastorale Giovanile: In ascolto dei giovani per camminare insieme

Inizia oggi, 3 ottobre, il Sinodo dei vescovi sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Papa Francesco, in occasione dell’apertura dei lavori sinodali, celebrerà in mattinata la Messa in Piazza San Pietro, mentre nel pomeriggio, nell’Aula del Sinodo, ci sarà una preghiera e il suo saluto iniziale. Il Sinodo sui giovani, a cui parteciperanno 267 padri sinodali e come uditori anche 34 giovani, fra i 18 e i 29 anni, si concluderà il prossimo 28 ottobre. 
La nostra Chiesa locale, mediante il servizio di Pastorale Giovanile, ha vissuto un anno intenso di preparazione a questo importante evento. Nel maggio del 2017 è iniziata la fase diocesana preparatoria, con un “sondaggio” consistente in un questionario rivolto ai giovani, per ascoltare la loro voce e renderli protagonisti dei lavori sinodali. Momenti significativi sono stati la celebrazione della Giornata Diocesana dei giovani, a Portopalo e il pellegrinaggio nazionale a Roma, la scorsa estate, insieme al Santo Padre. 
“Ci siamo preparati al Sinodo, come ci ha più volte chiesto il Papa, – ha dichiarato don Giuseppe Di Stefano, Direttore del servizio diocesano di Pastorale Giovanile –  mettendoci in ascolto delle voci di tanti giovani, con cui abbiamo ‘camminato insieme’ (Sinodo vuol dire proprio questo) negli ultimi due anni. Tante le iniziative, ma ancora di più sono state le risposte, profonde, spesso audaci, ma sempre con quella sincerità che contraddistingue le nuove generazioni”.
Abbiamo chiesto a don Di Stefano quali sono le aspettative del mondo giovanile su questo Sinodo. “In questo momento, non credo che alla Chiesa servano grandi novità dottrinali o pastorali, ma una maggiore ‘originalità’, nel senso di un ritorno alla sua ‘Origine’. Chi conosce bene i giovani, sa che essi hanno fiuto per le cose di valore e senza dubbio il Vangelo di Cristo, ancora oggi, rimane quel ‘tesoro prezioso’ (cfr. Mt 13,44-46) per cui vale la pena compromettersi totalmente. Saremo capaci di parlare di questo ai nostri giovani?”
“Confido che i vescovi, insieme al Papa – ha concluso don Di Stefano – sapranno indicarci la via, perché i giovani nella Chiesa non siano solo un ‘problema’, ma una vera e fresca ‘buona notizia’”.