LETTERA PER L’AVVENTO DI MONS. CROCIATA ALLA DIOCESI

Apprezzamento per l’impegno con cui si è iniziato il nuovo anno pastorale in diocesi e per la fedeltà che ciascuno continua a mantenere “alla propria responsabilità affinché la vita della Chiesa e di tutti i fedeli in essa non sia in alcun modo trascurata o, peggio, danneggiata”. Sono i sentimenti espressi nella lettera alla diocesi di monsignor Mariano Crociata dopo la solennità di Gesù Cristo Re dell’universo e nell’imminente celebrazione della prima domenica di Avvento. “Ciò risulta ancor più meritevole in un periodo di transizione in cui non è più possibile contare su una presenza e una guida ordinaria del pastore – scrive monsignor Crociata – e si attende che venga nominato il nuovo vescovo. Proprio la transizione deve indurre tutti ad una vigilanza, se possibile, maggiore di quella dei tempi ordinari”.

“Il tempo di Avvento che ci accingiamo a vivere – aggiunge il vescovo – risulta particolarmente consono allo spirito di questa fase della vita della nostra diocesi, con il suo richiamo all’attesa, alla vigilanza, alla preparazione operosa della venuta del Signore. Si attua così in maniera significativa quanto abbiamo potuto imparare e ci siamo proposti di vivere nel recente convegno diocesano sull’anno liturgico come scuola di discepolato”.

Un pensiero particolare, infine, monsignor Crociata esprime per i fratelli gemelli della diocesi di Butembo-Beni. “Non voglio concludere questa lettera senza richiamare la dolorosa notizia che la guerra è tornata a minacciare la nostra diocesi gemella di Butembo-Beni, per ora solo lambita dalla violenza – scrive Crociata – ma certo già coinvolta nelle sue conseguenze. Ho ricevuto dal vescovo Melchisedek una lettera che egli ha inviato alla sua diocesi e il comunicato della Conferenza episcopale congolese di alcuni giorni fa, con il quale i vescovi del Congo hanno voluto far sentire la loro voce ai loro fedeli, a tutta la nazione e al mondo intero. So che molti di noi seguono con apprensione lo svolgersi degli eventi in questo momento drammatico della vita dei nostri fratelli gemelli. Colgo questa occasione per risvegliare, se necessario, la vostra attenzione perché, mentre vogliamo portare avanti la campagna per la Bibbia in lingua swahili a favore delle famiglie della diocesi gemella, ci premuriamo di far sentire la nostra voce e la nostra solidarietà ai fratelli congolesi e, non meno, di tenerli sempre al cuore della nostra preghiera personale e comunitaria”.