MEDITAZIONE DEL VESCOVO AI GIOVANI PER LA SECONDA DOMENICA DI AVVENTO

Meditazione per i giovani nella seconda Domenica di Avvento
 
Consolante preparazione, preparate consolazione
(Is 40,1-5.9-11)
 
 
Dice il Dio vostro: «Consolate, consolate il mio popolo»

In questa II domenica di Avvento, la Liturgia della Parola annuncia solennemente parole che generano sentimenti di speranza: “Consolate, consolate”. La consolazione, in ogni tempo e specialmente in questo tempo, è ciò che più corrisponde alle domande del cuore umano. Chi tra di noi non desidera una parola buona, che gli permetta di ricominciare a respirare, a vivere? Una parola che rilanci il gioco delle nostre giornate e che ne spezzi la monotonia, una parola che faccia germogliare nuova- mente il sorriso e la fiducia, una parola che scaldi il cuore e rianimi le forze. Una parola che abbia lo stesso sapore dei “preparativi”, si proprio dei “preparativi”. Gli stessi degli universitari che sistemano i borsoni per ritornare a casa e dei loro genitori che ne riordinano la camera, quelli dei bambini che allestiscono letterine, presepi e alberi, e quelli dei loro cari che guardandoli rispolverano ricordi d’infanzia, quelli che addobbano le strade, le piazze, le chiese, e che sussurrano il sopraggiungere di momenti di serenità, etc… Questi preparativi, che per quanto faticosi si fanno sempre col sorriso, ci suggeriscono il sapore delle parole di consolazione che il Signore ci indirizza, parole che rimettono in moto l’attesa: “Arriverà? Si, ormai manca poco. Arriverà!”

Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore»

Nel nostro brano, però, la voce del Dio nostro (mentre pronunciamo questo aggettivo possessivo, ne sentiamo tutta la dolcezza) non si limita semplicemente a chiedere consolazione. Egli – nell’oracolo esilico di Isaia – ordina ai suoi ministri di consolare, e questi si rivolgono al popolo dicendo: «Preparate». Non possiamo accontentarci di preparare solo i nostri sentimenti, occorre invece – il testo è chiarissimo – preparare una strada, un sentiero che possa permettere il nostro ritorno e la Sua venuta, in una sola parola: l’Incontro. Come preparare questa via? Il testo ci parla di cinque vere e proprie operazioni edili, che di seguito vorrei adattare per noi

Cinque operazioni edili

1. Pulire: togli davanti a te ciò che è superfluo Quanto non ti serve, ti appesantisce. Tienilo a mente, guarda bene davanti a te e liberati di quelle cose, abitudini e persone che ostacolano la Strada.

2. Innalzare: colma ciò che manca Le tue mancanze spesso sono motivo di tristezza, ma sono anche luogo di crescita. Guardati bene: Cosa ti manca? In cosa devi ancora aumentare/crescere (fede, preghiera, carità, perdono, etc.…)?

3. Abbassare: affronta i tuoi eccessi Alcune volte sono proprio i nostri eccessi a crearci dei problemi. Trova tutte quelle cose in cui sei “troppo” (troppo suscettibile, troppo geloso, troppo goloso, troppo fissato, etc.…) e comincia a lavorarci su.

4. Appianare: semplifica le cose contorte Le cose complicate (non mi riferisco allo studio!) divorano ogni pace. Impara ad essere chiaro, semplice e limpido, perché Dio non segue la via doppia della menzogna.

5. Addolcire: lima le cose aspre E alla fine ricordati che – in ogni situazione – se devi scegliere, scegli la dolcezza. Perché “si prendono più mosche con un cucchiaino di miele che con un barile di aceto” (s. Francesco di Sales).

Possano queste “cinque opere” accompagnare il nostro cammino cristiano di Avvento, affinché, vedendoci prepararci e preparati, in molti rifiorisca nel cuore la consolazione che il Signore Dio viene, e che lo fa con potenza (cfr. Is 40,10).

«Dio onnipotente e misericordioso,
nessun impegno terreno ci ostacoli
nel gioioso cammino verso il tuo Figlio,
ma la guida della Sapienza celeste
ci conduca incontro a Lui».


Noto 6 dicembre 2020
(Seconda domenica di Avvento)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       +  ANTONIO, VESCOVO