Nel tempo della crisi la fraternità garanzia per una festa vera

Va maturando nel vicariato di Modica una precisa scelta sulle feste religiose: si vuole sempre più proporre il senso vero della festa mettendo al centro la fraternità che si fa “tenda per quanti sono afflitti” e quei messaggi che generano, attorno al racconto e alla memoria di Gesù morto e risorto, la vita buona e bella del Vangelo. Già in occasione del Corpus Domini si è sperimentata la bellezza dell’Eucaristia comune da parte di tutte le parrocchie e l’avvio di un fondo di solidarietà per le famiglie delle piccole imprese di artigiani e commercianti colpite dalla crisi e per l’apertura di un centro di prima accoglienza per le emergenze e le famiglie sfrattate. Anche nelle altre feste religiose sarà tenuta presente questa finalità e, per dare un segno preciso, nella festa di San Pietro, come già in quella della Madonna delle Grazie, sarà devoluto a tale scopo ciò che si risparmierà rinunciando ai fuochi d’artificio. La festa di San Pietro sarà comunque una festa ricca di iniziative per vivere una gioia semplice ma piena e capace di rinnovare la vita. Ci saranno lunedì 18, giovedì 21 e lunedì 25 giugno  tre celebrazioni eucaristie nei quartieri con serate di fraternità. Martedì 19 nell’area Padre Basile alla Fontana sarà celebrata la festa del rifugiato. Domenica 24 avremo con noi Padre Giovanni Piumatti della missione di Muhanga in Congo. Ci sarà quindi durante il triduo – dal 26 al 28 giugno alle ore 20 alla Domus – una tre sere sulla libertà, tema molto caro ai giovani e molto attuale per tutti, con il prof. Andrea Grillo. La vigilia della festa, giovedì 28, alle 21,30 in piazza Matteotti si terrà uno spettacolo musicale e teatrale di grande significato: saranno in scena cinquanta persone segnate dalle ferite della vita ma accolte dalla comunità papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Bensi. Venerdì 29, nel giorno proprio della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, la conclusione con le celebrazioni eucaristiche alle 8,30; 10,30; 19,30 e alle 20,30 la processione con l’artistico simulacro che rappresenta san Pietro che guarisce il paralitico, icona significativa di una festa che vorrebbe contribuire a sollevare chi resta ai margini o porta pesi nella vita per farci tutti incontrare con sguardi ricchi di affetto, benevolenza, attenzione gli uni verso gli altri.