Noto. Pellegrinaggio della Diocesi al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso

Il Vescovo Rumeo: Maria immagine di una Chiesa in cammino

Nella splendida cornice naturale del Santuario di Maria SS. Scala del Paradiso, si è svolto ieri, mercoledì 31 maggio 2023, l’annuale Pellegrinaggio mariano della Diocesi di Noto, a conclusione del mese di maggio, dedicato alla Madonna.

Dai nove comuni della Diocesi sono accorsi numerosi fedeli, guidati dai sacerdoti, per vivere un momento forte di preghiera e di comunione ai piedi della Vergine, quest’anno con un motivo ulteriore di gioia e di gratitudine al Signore: la presenza del nuovo Vescovo, monsignor Salvatore Rumeo, al suo primo pellegrinaggio da pastore della Chiesa netina.

Come da tradizione, a metà della cosiddetta “Via Sacra”, alle ore 18, ha avuto inizio la preghiera del Rosario con alcune riflessioni di Papa Francesco e del Vescovo Salvatore e animato dagli alunni del Seminario Vescovile.

L’itinerario di preghiera si è così mosso verso il suggestivo sentiero immerso nel verde che pian piano declina verso il Santuario, cuore della nostra Diocesi, centro pulsante di preghiera e di attività pastorale, con la presenza dinamica e vivace della Comunità delle Beatitudini, a cui è stata affidata l’animazione della S. Messa.

Sulla spianata retrostante il Santuario, ha avuto luogo, dopo il Rosario, la celebrazione della S. Messa, presieduta da monsignor Rumeo e concelebrata dai presbiteri della diocesi. Presenti anche i diaconi, religiosi e religiose, gli alunni del Seminario, il Sindaco di Noto, Corrado Figura e i rappresentanti delle Istituzioni civili e militari.

Una presenza preziosa è stata quella dei malati, accompagnati dai volontari dell’UNITALSI; per loro il Vescovo ha avuto parole di attenzione e di affetto: “A voi chiedo, qui ai piedi della Vergine, di pregare e offrire le vostre sofferenze per il mio ministero e, soprattutto, per le vocazioni alla vita sacerdotale. Tanti giovani aprano il loro cuore al Signore con un «sì» umile e totale. Grazie per la vostra presenza. Siete il vero tesoro della Chiesa!”

Nella sua omelia, il Presule netino ha rimarcato – prendendo spunto dal Vangelo di Luca, nella festa della Visitazione della Vergine –  un aspetto significativo di quella che non è una semplice “visita di cortesia” della Madonna all’anziana parente Elisabetta: la “fretta”.

“La fretta di Maria – ha osservato il Vescovo –  è la fretta di chi, avendo incontrato Cristo, si rende strumento di Dio e spende se stesso per l’opera di evangelizzazione. Maria è l’immagine della Chiesa costituita per annunciare con sollecitudine e testimoniare con umiltà, disinteresse e beatitudine la presenza amorevole e misericordiosa di Dio nella storia, la presenza di Dio nel nostro cammino di chiesa che desidera lasciarsi guidare dallo Spirito Santo”.

Monsignor Rumeo, in sintonia con Papa Francesco, ha poi consegnato alla Diocesi alcuni orientamenti, utili in questo tempo sinodale che la Chiesa sta vivendo, per “avviare un serio e vero discernimento ecclesiale, che siano di incoraggiamento per le nostre comunità, che ci rendano determinati in un profondo cammino di conversione pastorale, animato dalla misericordia e dalla comunione”.

«Continuiamo a camminare». Il Vescovo ha esortato, sull’esempio di Maria a “camminare con sollecitudine, non per diventare Chiesa dispensatrice di semplici attività ma comunità che attivino processi di evangelizzazione, segnati da relazioni fraterne e familiari che possano custodire viva e alimentare la fiamma della fede”, senza “personali interessi” e “formalismi”, diventando “creativi”, contro la tentazione della pigrizia, “per mantenere il passo di una chiesa che cammina e accompagna gli uomini e le donne di questo tempo”.

«Fare Chiesa insieme». Monsignor Rumeo, additando il rinnovamento del Concilio e gli stimoli offerti dal Secondo Sinodo Diocesano della Chiesa di Noto, ha evidenziato la necessità di “far crescere e maturare una maggiore consapevolezza di Chiesa «insieme», dove possiamo sperimentare che la corresponsabilità ci rende tutti protagonisti e partecipi della vita e della missione della Chiesa. La Chiesa sinodale cammina insieme senza particolarismi che escludono l’altro, senza la pretesa di avanzare giudizi e senza vantare privilegi. La Chiesa sinodale cammina alla scuola dell’unico Vangelo di Gesù nella luce dello Spirito, diventando casa per tutti, con la gioia della corresponsabilità”.

«Essere chiesa aperta». Il Vescovo ha sottolineato l’urgenza di una Chiesa che si ponga in “un atteggiamento di umile ascolto della Parola di Dio, di ascolto di chi non ha voce, di ascolto delle fatiche e delle gioie della nostra gente”. Una Chiesa “che abbia le buone maniere e il garbo di Elisabetta che accoglie Maria con la benedizione e chiude con la beatitudine. Mi piace una Chiesa aperta capace di dire il bene a tutti e collaborare alla trasformazione e alla conversione che è opera della Grazia”.

«Una Chiesa inquieta nelle inquietudini del nostro tempo». Infine il Vescovo ha incoraggiato i fedeli a prendere coscienza del “compito di portare la speranza, di accendere la vita e il cuore delle persone in mezzo alle tante contraddizioni di questo tempo” e così ha sollecitato la comunità diocesana: “Chiesa di Noto coltiva la fretta di Maria, senza lasciare nessuno indietro o in disparte. Tutti come Maria seguiamo Gesù ovunque, senza rimanere parcheggiati nelle aree di sosta delle nostre comodità o mediocrità. La scala che conduce al paradiso, se da una parte ci ricorda che la vita cristiana è in salita, dall’altra parte ci assicura che, attraverso le occasioni di grazia, possiamo, un passo alla volta, raggiungere la meta”.

Dopo l’omelia, Monsignor Rumeo ha guidato l’atto di affidamento della Diocesi a Maria, da lui stesso composto e ha rivolto un pensiero anche ai giovani della diocesi, dando loro appuntamento per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, dall’1 all’8 agosto 2023, a Lisbona.

Alessandro Paolino

Direttore UDCS