Parla il parroco della Cattedrale

E’ stato affermato, e giustamente, che la nostra è “la Cattedrale del miracolo”. Molti eventi sembrano essere stati disposti dalla Provvidenza, in una connessione tale da consentire ad undici anni dal crollo, la riapertura di questo Tempio conosciuto in tutto il mondo come simbolo del barocco del Val di Noto. Inoltre il crollo della Cattedrale ha segnato l’inizio di un notevole sviluppo turistico per la città, e la sua riapertura segna ora un forte incremento del numero dei visitatori. A questa constatazione sento però di aggiungere che gli eventi favorevoli predisposti dalla Provvidenza, sono state ben gestite da persone che, ognuna per le sue competenze, hanno saputo valorizzare le varie opportunità. Adesso gioiamo tutti riconoscenti per la fine dei lavori di ricostruzione.

Ma è soprattutto il popolo di Noto che è in festa per la possibilità di rientrare nella Chiesa che è considerata la casa del patrono S. Corrado e di tutti i netini, perché in essa sono stati celebrati gli avvenimenti più importanti della storia della città E per il futuro? Per assicurare la valorizzazione e la manutenzione del monumento ricostruito, è stata costituita l’associazione “Amici della Cattedrale” Ad essa hanno già aderito moltissimi singoli cittadini e tutti i circoli e club di cui Noto è ricca. E’ uno strumento questo messo in atto perché il popolo in qualche modo si riappropri della sua Cattedrale e ne senta la responsabilità come cosa propria. L’allestimento del percorso fotografico della ricostruzione e l’esposizione di argenti e paramenti, nei locali della Cattedrale, in occasione della sua riapertura, è il primo segno della valorizzazione di questa chiesa che è insieme eminente centro religioso e culturale.

Don Salvatore Bellomia