UN’ESPERIENZA DI CHIAMATA E RISPOSTA

Per la prima volta quest’anno a Noto le Oblate Apostoliche e le Cooperatrici, in comunione con tutta la famiglia Pro Sanctitate, celebrano la “Festa dell’Alleanza”. Un momento assembleare in cui si fa memoria dell’opera della salvezza  che Dio ha compiuto e continua a compiere, della proposta squisitamente personale rivolta ad ogni uomo e donna di buona volontà, della risposta piena che ciascun chiamato può dare nella sua specifica vocazione per formare un nuovo tessuto comunitario e sociale. Un momento emozionante, per chi lo rivive da tanti anni e per chi lo coglie  con lo sguardo fresco di giornata, ma sempre soffuso di sorpresa per il mistero di un Dio Altissimo che associa a sé la povera strumentalità umana.
È una festa, dunque, l’Alleanza, come ha voluto chiamare il Fondatore Guglielmo Giaquinta questa convocazione annuale dal forte significato profetico e dal richiamo tanto attuale; una festa, come i suoi figli e figlie spirituali vogliono custodirla nella propria tradizione storica e rinnovarla nel proprio impegno quotidiano.
“Sia consentito affermare, scriveva mons. Giaquinta, che la chiave di soluzione dei problemi di oggi può essere solamente quella biblica dell’alleanza, che nel Nuovo Testamento arriva al culmine con la santità di popolo e con la fraternità universale: una chiave in cui la società assuma come base l’alleanza di amore con Dio; come meta il regime di giustizia-fraternità; come traguardo ideale la santità”.
Rifacendoci al suo pensiero, possiamo comprendere che il motivo ispiratore della sua spiritualità e delle sue fondazioni è proprio l’alleanza, la categoria presente in tutta la Scrittura, che attraverso le diverse tappe si conclude nella rivelazione di Cristo Gesù Salvatore. In questa prospettiva l’alleanza, quale “elemento dinamico” della fede cristiana, diventa l’alveo in cui nasce e si sviluppa l’adesione al carisma da parte di ogni membro della famiglia Pro Sanctitate, nell’esigenza-desiderio del di più.
L’esperienza ecclesiale della Festa dell’Alleanza, celebrata per la prima volta nella terra natale del Fondatore, presieduta dal Vescovo della Diocesi nella Basilica del SS. Salvatore al Seminario, sabato 21 maggio, alle ore 17.00, assume il volto nuovo dai tratti di fecondità ed è offerta a tutti come testimonianza del Dio-con-noi, accanto a noi, in cammino sulle nostre strade. 
Vuole essere un auspicio che il segno dell’alleanza rischiari una società così bisognosa di accoglienza, di pace, di fraternità … e possa essere il seme di buon grano gettato soprattutto nel solco della famiglia nella quale dimora il nostro futuro. Ed è anche un sentito augurio  per chi  nella disponibilità interiore si apre ad un coinvolgimento maggiore o lo conferma definitivamente: “Sia l’inizio di un periodo nuovo, esortava già in un’altra occasione padre Guglielmo, fatto di generosità, di donazione totale, perché noi stessi e l’ambiente in cui viviamo acquistino un volto nuovo”.