X Anniversario della dipartita di Mons. Salvatore Nicolosi, già vescovo di Noto

La Chiesa di Noto ha ricordato il vescovo Salvatore Nicolosi a dieci anni dalla morte, avvenuta il 10 gennaio 2014, con una concelebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta dal vicario generale don Ignazio Petriglieri, in un clima di semplicità e gratitudine.
Un ricordo che ogni anno è segnato da tanto affetto, da tanti ricordi che uniscono una grande umanità e un forte senso ecclesiale che lui faceva crescere perché sempre rimandava alla Chiesa e, soprattutto, a Cristo che – spesso diceva – non deve restare un fantasma.
Don Ignazio fin dall’inizio ha ben collocato il ricordo tra liturgia e affetto nella dimensione della comunione dei santi. E nell’omelia lo ha chiamato testimone di Dio anzitutto, della sua Parola. Un vescovo che, non solo ha vissuto il Concilio Vaticano II, ma lo ha attuato nella nostra Chiesa di Noto esercitando il ministero di pastore come lo ha pensato il Concilio nel decreto “Christus Dominus”: non più il “vescovo principe” ma il pastore che sviluppa un discernimento dei carismi, che fa brillare tanto fuoco, senza farlo restare nella cenere. Uno stile che ora si rinnova con il nuovo Vescovo, che porta lo stesso nome, e che sta ravvivando tanta vitalità di Chiesa. Nell’episcopato di Mons. Nicolosi – ha ancora sottolineato don Ignazio – c’è stato un fiorire di iniziative ma sempre nel grembo di una forte spiritualità. Che sola genera comunione, anche tra i diversi, e pace. Una pace – ha concluso il vicario generale – che c’è solo se si dà gloria a Dio