34° Pellegrinaggio Diocesano al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso

Il Pellegrinaggio Mariano Diocesano al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso di Noto anche quest’anno ha accolto numerosi fedeli provenienti da tutti i vicariati della diocesi e una forte rappresentanza dell’Unitalsi. Nonostante il rischio di pioggia, il piazzale, recentemente allestito con panche in pietra e un altare in muratura grazie alle offerte della comunità, ha ospitato una folla devota e rispettosamente silenziosa. La celebrazione, presieduta da Mons. Antonio Staglianò, è stata preceduta dal pellegrinaggio lungo la “Via Sacra” che porta al santuario. Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato come “Maria meditava nel suo cuore, Lei ha creduto perché ha ascoltato la gioia di Dio e questa gioia non apparteneva solo a Israele, ma a tutti, perché Dio si è rivelato come il Padre di tutti”. Tutti aspettavano un Messia che si sarebbe armato per sconfiggere i romani, pertanto Gesù non fu accolto in quanto predicava l’amore, lo splendore e non la bassezza: “La religione è per l’uomo e non l’uomo per la religione. Povera religione senza fede, la fede di cui Maria è il modello, la prima, la madre e il grembo della Chiesa: quella fede è la carne di Cristo”. Mons. Staglianò ha rimarcato il concetto di una religione che non si chiuda all’interno delle case e delle chiese, ma che vada in missione tra le periferie esistenziali, per diventare belli e buoni come l’umanità di Gesù per operare nell’amore e nella carità. “Affidiamoci a Maria perché finché restiamo con lei avremo la speranza di incontrare Gesù. Quando non soccorriamo i più deboli dissacriamo Gesù, perché non diamo amore quando invece lui a noi ha dato tutto”.

 
All’omelia è seguito l’atto di affidamento a Maria, della comunità diocesana, dell’Italia e del mondo intero. e si è pregato anche per i sacerdoti che, in quest’anno, celebrano il giubileo sacerdotale:
 
● 25° ann. Don Ignazio Petriglieri (15/09/90), Fra’ Enzo La Porta, (10/08/90)
● 50° ann. Don Rametta Sebastiano (15/08/1965), Don Giovanni Caruso, (15/08/1965), Don Giuseppe Di Rosa (15/08/1965), Don Salvatore Bellomia (15/08/1965)
● 60° ann. Don Sebastiano Caruso (29/06/1955), Don Carmelo Lorefice (29/06/1955),
● 70° ann. Mons. Salvatore Guastella (29/06/1945).
 
Il toccante momento dell’Eucaristia ha visto l’affiancamento a ciascun sacerdote e ministro straordinario di un membro dell’Unitalsi recante una croce, quasi a rappresentare il simbolo del loro ruolo nell’aiutare i fratelli a portare la propria.
Don Gianni Donzello rettore del Santuario, ha ringraziato tutti coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione del nuovo piazzale su cui saranno ospitati eventi religiosi e culturali, oltre che celebrazioni eucaristiche e ha annunciato che la raccolta delle offerte sarà devoluta per la realizzazione di un elevatore che aiuti i disabili e gli anziani a raggiungere più agevolmente il santuario.
Poco prima della conclusione della celebrazione, don Angelo Giurdanella ha annunciato la nascita di Casa Valverde a Scicli, una casa di accoglienza affidata alle suore di Butembo-Beni , per singoli o nuclei familiari in situazioni di difficoltà e disagio sociale.
Il Vescovo a tal proposito ha ricordato come questi siano i miracoli di cui si ha bisogno per celebrare al meglio l’amore per Cristo, auspicando che possano realizzarsene molti altri in nome della carità.