Dal 26 luglio al 9 agosto Caritas e AC tra i terremotati in Abruzzo

Più di ventiseimila sfollati, la maggior parte nelle tende con sbalzi enormi di temperatura tra il giorno e la notte in un territorio dove le piogge sono continue, con una vita che trascorre senza molte persone e tutti i luoghi cari, ammassati gli uni accanto agli altri con i problemi di convivenza che si moltiplicano: questa è L’Aquila oggi. La realtà raccontata da chi in questi mesi è andato per condividere è diversa dalle immagini televisive e molto distante dagli annunci della pronta ricostruzione. Certo, non c’è solo questo: c’è anche la forza d’animo e la fede della gente, la voglia di ricominciare, la dedizione di tanti volontari. E c’è un modo di essere accanto come quello scelto dalle Caritas: condividendo la vita della gente che vive in tenda attraverso piccoli gruppi che si stanno alternando in questi mesi nelle varie zone de L’Aquila. Ritrovando nella preghiera l’orizzonte della speranza e il senso di una presenza che vorrebbe essere piccolo riflesso dell’amore del Signore. “Con la gente, si avvicinò e camminava con loro …” è infatti lo slogan scelto dalla Caritas per ricordare come si sta accanto cercando di essere strumento di Gesù che, già lungo la strada di Emmaus, aiutò a cambiare la disperazione e la solitudine in speranza e comunione. Si va con l’intenzione quindi di restare vicini oltre l’emergenza, nella prospettiva del gemellaggio. Esso si esprimerà in opere concrete – come centri di comunità, con annessi piccole abitazioni per le persone più fragili, o il sostegno ad attività di microeconomia – ma soprattutto nella fedeltà della relazione e in possibili sviluppi di reciprocità. La Sicilia già da maggio è presente nella zona assegnata di Onna-Paganica. La nostra diocesi sarà presente dal 26 luglio al 9 agosto con tredici volontari della Caritas e dell’Azione cattolica, che andranno a nome della nostra Chiesa locale e che ad essa ritorneranno per raccontare e tenere viva la condivisione.