Don Luigi e Don Davide e la loro scelta per Cristo

Sabato 25 giugno 2022, memoria del Cuore Immacolato di Maria, due giovani saranno ordinati presbiteri per la diocesi di Noto.
Si tratta dei diaconi don Luigi Maltese e don Davide Olivo, entrambi originari di Rosolini.
Il rito di Ordinazione si svolgerà nella Basilica Cattedrale, alle ore 10 e sarà presieduto dal vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò.
A pochi giorni dall’Ordinazione, abbiamo raggiunto don Luigi e don Davide, i quali ci hanno confidato la loro trepidazione per questo evento così decisivo che cambierà la loro vita, impegnandola per sempre nel servizio a Dio e alla sua Chiesa, attraverso l’annuncio del Vangelo e l’esercizio del ministero, a partire dalla celebrazione dell’Eucaristia, della riconciliazione e degli altri sacramenti, senza trascurare il servizio della carità ai fratelli che abitano le sempre più numerose “periferie esistenziali”.
“La mia storia vocazionale – ha dichiarato don Luigi – mi ha visto anzitutto crescere dentro una bella e grande famiglia con tante relazioni profonde, amici e parrocchia. Fin da piccolo al centro della settimana c’è stata la celebrazione domenicale, dove veramente ho sperimentato l’incontro con Dio e con la comunità.
Con la Confermazione, il mio cammino di adolescente cristiano è diventato più assiduo e deciso: ricordo gli anni intensi del post-Cresima, un tempo d’incontro, di amicizia e di crescita cristiana. Proprio in quegli anni ho intrapreso il Cammino Neocatecumenale, l’animazione del Coro, i gruppi Gen e il gruppo giovani. Queste esperienze mi hanno fortificato nella volontà e hanno posto le basi per la mia vocazione. 
Grazie alla parrocchia del Cuore Immacolato di Maria e al santuario del Sacro Cuore di Gesù in Rosolini, ho avuto modo di conoscere i Frati minori; con loro ho fatto diverse esperienze, fino ad iniziare un cammino di discernimento che mi ha portato alla scelta di iniziare il percorso formativo al Seminario di Noto.
Ora, in questi pochi giorni che mi separano dall’ordinazione sacerdotale, voglio chiedere al Signore di far risplendere sempre più nella mia vita la sua immagine, per comunicarlo e condividerlo con tutte le persone che incontrerò nel mio ministero, perché possa essere un uomo di preghiera, vicino a tutti, capace di ascoltare di tutti, con la speranza, in questo tempo così precario, di essere portatore del suo amore tra i fratelli.
Spero anche di essere sostenuto dai confratelli sacerdoti, per acquisire sapienza e modelli di vita donata al Signore e alla Chiesa. Grazie per le vostre preghiere!”.
Il ‘Sì’ pronunciato al Signore nel giorno della mia ordinazione sacerdotale – a parlare è ora don Davide – vorrei fosse il filo conduttore della mia vita e del mio ministero. Credo che a questo siamo chiamati: nutriti dal Suo Amore lo dobbiamo necessariamente testimoniare e condividere a quanti il Signore metterà sulla nostra strada.
Dall’Eucarestia, dalla preghiera, dalla vita spirituale, dal rapporto intimo che riusciamo ad intessere col Signore nascono l’amore, il perdono, il servizio, la carità.
La vocazione al sacerdozio ministeriale è inserita nella spiritualità diocesana che è servizio a Dio e alla Chiesa. La vocazione non corrisponde semplicemente ad una attività o a un servizio pastorale, è sequela al Signore ovunque lo Spirito ci indirizzi. Così io considero e vorrei vivere il mio ministero sacerdotale. Grazie per la vostra vicinanza che si fa preghiera!”