DUE NUOVI DIACONI NELLA CHIESA NETINA

La nostra Chiesa Diocesana giorno 23 Maggio si allieterà per l’ordinazione diaconale di due suoi figli: Salvatore Bella e Michele Iacono, seminaristi, che saranno ordinati Diaconi in vista del Presbiterato da Mons. Staglianò che per la prima volta conferisce l’Ordine sacro come XI Vescovo di Noto.
Il diacono è ordinato ” non per il sacerdozio ma per il ministero” (Lumen Gentium 29), anche se nel caso dei seminaristi il loro diaconato è transeunte, cioè in vista del presbiterato. Il ministero del diaconato serve nello stesso stile di Cristo, grazie a un carisma speciale dello Spirito Santo. “Diacono” è appunto colui che, nell’ambito della comunità cristiana, si fa “servo” modellandosi su Gesù Cristo che ” non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. Siamo sicuri che Salvo e Michele troveranno il senso autentico del ministero che stanno per assumere in queste parole di Gesù.
Diventare diaconi infatti vuol dire abbandonare la logica di questo mondo  – incentrata sull’affermazione del proprio io – per adottare quella di Dio – incentrata sul dono di sè per il bene degli altri.
Mons. Tonino Bello infatti diceva: “Il diacono è colui che deve sollecitare, stimolare il servizio di tutta la Chiesa… Lui è il segno provocatore, colui che fa di sè una provocazione. Come quelle persone che disturbano i sogni degli altri. Lui è il segno provocatore del servizio di tutta la comunità”.
Disponendo il nostro animo a partecipare con emozione e gioia al rito dell’ordinazione diaconale di Salvo e Michele, chiediamo al Signore per tutti noi e in modo speciale per questi nostri fratelli il dono del suo Spirito, perchè ci dia la forza di essere autentici servitori dei nostri fratelli per amore di Cristo e per l’edificazione della sua Chiesa, sull’esempio di Maria SS., donna di autentica carità, che nella Chiesa di Pozzallo viene venerata con il titolo di Madonna del Rosario.
A Lei chiediamo preghiera e intercessione per le vocazioni di speciale consacrazione, alla vita religiosa, appunto al diaconato e al presbiterato.