Festa di San Corrado. Il messaggio del vescovo Rumeo: “San Corrado, segno luminoso per chi cerca Dio”

Carissimi fratelli e sorelle,
a tutti voi che con grande fede e devozione onorate San Corrado giunga il mio affettuoso e amorevole saluto. Mi è di grande conforto spirituale sapere che la comunità cristiana di Noto riconosce San Corrado come il testimone di Dio che, convertitosi, ha fatto della preghiera, dell’Eucarestia e della carità, il centro della sua vita.
Il Vescovo Antonio, a cui va il mio fraterno saluto, mi ha reso partecipe della passione e dell’amore con cui tutto il popolo di Dio, che vive nei nostri comuni, venera San Corrado e si affida alla sua potente intercessione.
Il Santo eremita continua ancora oggi ad essere segno luminoso per coloro che sono alla ricerca di Dio e vogliono crescere nella fede e nella carità.
Nella Lettera apostolica del 14 settembre 1989 San Giovanni Paolo II scriveva al compianto Mons. Salvatore Nicolosi che «la comunità diocesana, che ha San Corrado quale suo speciale Protettore, a buon diritto ne ricorda le virtù, consapevole che la testimonianza della vita di un santo costituisce per ogni tempo un messaggio da raccogliere e un modello da imitare».
Accogliamo con spirito di profonda umiltà gli insegnamenti di San Corrado! Alle porte della Santa Quaresima ricerchiamo spazi e tempi intensificando la preghiera personale, il silenzio e la contemplazione del mistero
di Dio che nel Figlio Suo Gesù ha redento il mondo. Convertiamoci a Lui e saremo raggianti, tanto luminosi da saper scorgere e sostenere le sofferenze dei nostri fratelli.
Nel Giorno del Signore, la domenica, raduniamoci attorno all’altare e adoriamo Gesù Eucarestia. Nutrendoci di Lui si rafforza la nostra fede e il mistero della grazia che ci fa crescere nella comunione superando ostacoli e barriere.
Siamo, inoltre, chiamati a fare esperienza concreta di carità operosa, a riconoscere la «carne ferita di Cristo» nel prossimo, perché «la fede senza le opere è morta».
A San Corrado affido la Chiesa netina, il nostro Seminario, i sacerdoti e i religiosi, le famiglie, gli anziani, gli ammalati, i giovani, i ragazzi, i bisognosi, coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, coloro che, attraversati da mille difficoltà o preoccupazioni, sentono la vita come un peso e non come un inno all’amore e alla gioia. Mettendo da parte ogni ostacolo e difficoltà lavoriamo per il bene e la pace di tutti.
Ai devoti, ai portatori di San Corrado, ai portatori dei cilii, alle confraternite, a quanti si adoperano per la festa del Santo Patrono, va la mia personale gratitudine nell’attesa di poter anch’io camminare con voi per le strade della nostra bellissima Noto e gridare con sincera fede:

E cu tuttu u cori ciamamulu: evviva San Currau!
E cu vera fi ri ciamamulu: evviva San Currau!

Noto, 19 febbraio 2023
Festa di San Corrado Confalonieri
Vostro
Salvatore Rumeo
Vescovo eletto