Il messaggio di Mons. Rumeo agli Stati generali del welfare del distretto 45

Lo scorso 23 e 24 febbraio si sono tenuti a Modica gli “Stati generali del welfare del distretto 45” (comprendente i comuni di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo), con ampia  e vivace partecipazione di molteplici soggetti sociali: dalle istituzioni (Comuni, Asp, Regione, rete per l’inclusione e ufficio piano del Distretto) alla comunità tutta (cooperative sociali, associazioni, parrocchie, scuole, sindacati, reti di cittadinanza). Si è avviato un cammino perché, “co-programmando” a partire da una lettura attenta dei bisogni e “co-progettando” con apporto congiunto di pubblica amministrazione e terzo settore (come prevede l’attuale legislazione), ci sia sempre più un welfare veramente comunitario e generativo. Il nostro vescovo eletto, Mons. Salvatore Rumeo, si è fatto presente con un messaggio che ha trovato eco profonda nel cuore dei partecipanti. Mons. Rumeo ha incoraggiato il comune cammino, sottolinenando – alla luce del magistero di papa Francesco – l’importanza della cultura dell’incontro, della cura educativa e di processi di partecipazione ampi che aiutino a dare risposte adeguate e attente “alle vecchie povertà e alle nuove ferite”.
Di seguito Il messaggio di Mons. Salvatore Rumeo
AGLI STATI GENERALI DEL WELFARE DEL DISTRETTO 45
Modica, 23-24 febbraio 2023
Un affettuoso saluto ai partecipanti agli “Stati Generali del welfare del distretto 45”. Un vivo ringraziamento agli operatori sociali e sanitari, a chi è impegnato nel mondo della scuola, delle parrocchie e dell’associazionismo, a tutti i cittadini che lavorano con passione per la costruzione di una civiltà che riesce a mettere il bene della persona al centro di tutto.
In questo tempo così gravido di preoccupazioni e ansie, ristrettezze, crisi e incapacità a progettare percorsi di bene comune, siamo chiamati a pensare processi ampi di partecipazione e di cittadinanza, in sintonia e in collegamento con le esperienze più innovative e virtuose del Paese e fedeli al magistero di Papa Francesco.
Welfare, casa, lavoro, attenzione alle varie generazioni e alle povertà vecchie e ferite nuove ma anche metodi e procedure: questo il vasto campo che dovrà prevedere interventi mirati di programmazione e progettazione. Il disagio del prossimo deve suggerire passi di prossimità, interventi sempre più pronti e puntuali ed estesi a tutti coloro che ne hanno bisogno. Con uno sforzo comune, che non escluda nessuna realtà associativa, dobbiamo riuscire ad aggiornare le letture delle povertà del territorio e individuare, programmare, monitorare risposte efficaci, rendendo protagonisti anche i beneficiari. La cultura dell’incontro è indispensabile per tessere relazioni di fraternità e solidarietà. Farsi prossimo è la via privilegiata per stare accanto all’umanità ferita e “professare la fede” in uno stile educativo ispirato ai valori dell’inclusività.
Augurandovi buon lavoro vi benedico nel Signore, amico dei poveri e degli indifesi!
Caltanissetta 22 febbraio 2023                                                                     Vostro aff.mo
festa della Cattedra di San Pietro                                                             + Salvatore Rumeo
Mercoledì delle Ceneri                                                                    Vescovo eletto di Noto