Giornata vittime di mafia. Il Vescovo: ogni io è un NOI nella lotta contro tutte le mafie

Siamo comunità di persone e non di individui è questo il senso della chiusa della canzone che indica la scoperta vera di questi tempi: “Non siamo un Io, io sono un Noi”?
 
Avere consapevolezza di essere una “comunità di persone” impone di autocomprendersi come un “Noi”. Ciascun individuo, in quanto è persona, è un “Noi”. Da solo, è dentro di sé una trama di relazioni amative infinite. Accade appena si viene al mondo. Il cucciolo dell’uomo non resiste alla vita senza la cura della madre e del villaggio che lo educherà, introducendolo nel processo di umanizzazione dentro il proprio linguaggio, attraverso i riti, le consuetudini, le leggi, i costumi. L’io di ognuno di noi non può fare a meno dell’altro per essere sé stesso. Cosa vuol dire questo? Semplice, ogni io è un “Noi”. Non è difficile pensare a questo se ci si può riferire a persone concrete che hanno incarnato in modo plastico e visibile questo mistero della vita di tutti. Quando ricordo Madre Teresa di Calcutta, faccio fatica a non intravedere nel suo singolo volto, le migliaia di suore che hanno seguito la sua vocazione di vicinanza verso gli ultimi della terra. Esempi, però, si possono trarre anche da campi più secolarizzati della politica o pensando a leader storici o religiosi, Martin Luther King o il Mahatma Gandhi, Giovanni Paolo II e lo stesso nostro amato Papa Francesco. Recentemente ho incontrato anche un prete nel quale ho potuto constatare un “Noi”. È una persona singola – don Luigi Ciotti-, ma è un “Noi”. Nel suo essere “Noi” non ci sono semplicemente tutti quelli che appartengono a Libera. Sarebbe troppo superficiale. Ci sono anche tutti i “morti ammazzati dalle mafie” e tutte le loro famiglie, crocifisse in quel dolore. C’è nel suo essere un “Noi” un abisso di sofferenza, ma anche di lotta e di speranza per un futuro più giusto e degno degli esseri umani.
 
Quel sorriso
(Contro tutte le mafie)
 
Che pena, che pena
la tua umanità
senza bellezza, nessuna verità
 
Uccidi le persone
e te ne fai un orgoglio
non capisci
sei solo un imbroglio
 
E non rifletti, e non pensi
prima di sparare
l’altro è un uomo
una persona da amare
 
Vivi al di sotto delle tue possibilità
barbarie tenebrosa la tua vita
inabissata nell’orrore
dov’è finita
no, non c’è onore
 
Che pena, che pena
la tua umanità
senza verità, nessuna bellezza
e se potessi riscoprire l’amore
sentiresti l’Infinito in un sorriso
in quel sorriso la sua tenerezza
 
 +Antonio Staglianò, vescovo di Noto