La storia di un prete in prima linea contro la pedofilia

Nelle ultime settimane si è parlato molto di pedofilia e di responsabilità all’interno della Chiesa Cattolica. A questo proposito, l’Elledici ha pubblicato di recente un libro dal titolo “Corpi da gioco” di don Fortunato Di Noto, pioniere nella lotta alla pedofilia e fondatore dell’Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org).

Nello spiegare le ragioni di un libro-intervista contro la pedofilia, don Giuseppe Maria Polizza, Direttore editoriale della Elledici, ha detto a ZENIT: “Già da tempo avevamo in programma un libro su questo triste fenomeno. Gli ultimi fatti poi ci hanno convinto quanto fosse necessario far vedere che esistono anche preti che la pedofilia la combattono e da anni”.

“L’intervista poi – ha aggiunto – si presta meglio per mettere in luce i punti caratteristici di un pensiero, oltre ad essere di facile lettura e agevole per molti”.

Infatti, ha spiegato don Polizza, “c’è molta confusione su questo argomento e molta mistificazione. La piaga si nasconde in tutti gli strati della società. Un tempo anche intellettuali di fama si vantavano di questo tipo di relazione. Oggi tutto questo sembra dimenticato e si puntano i fari solo sui casi di preti pedofili”.

“Don Di Noto enuncia alcuni elementi che, a mio parere, dovrebbero esser tenuti in gran conto nelle case di formazione – ha sottolineato il Direttore editoriale della Elledici –. Inoltre, sulla sessualità la nostra società è molto confusa, procede per slogan. Senza collegare quanto detto prima con quanto detto subito dopo”.

“Ma è interessante notare come al di là delle vicende tristi, stia emergendo una profonda domanda di santità – ha osservato infine –. Dal prete ci si aspetta Dio. Se il prete non dà Dio, allora è inevitabile che offra qualcosa d’altro e talvolta questo qualcosa d’altro è soltanto la sua povertà”.

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