Lettera del Vicario Generale mons. Giurdanella in occasione della festa di San Corrado Confalonieri

Carissimi,

anche quest’anno andiamo incontro alla Festa estiva di San Corrado, Patrono di Noto e Compatrono della Diocesi, con una attesa intensa e un tenace desiderio: che la Festa rappresenti uno scossone salutare per la nostra fede. Ci aiuti a riemergere da questa gravosa pandemia che ci sta mettendo tutti a dura prova. Anche quest’anno bisognerà conciliare la devozione con la tutela della salute pubblica, ma con la possibilità per tutti di incontrare San Corrado, sostare in preghiera e sfruttare questo appuntamento come una provvidenziale opportunità per lasciarci inquietare da una ineludibile domanda: è possibile festeggiare un Santo, come il nostro San Corrado, senza interrogarci se stiamo rispondendo alla chiamata di Gesù alla santità? Come San Corrado, riusciamo ad andare controcorrente secondo lo stile del Vangelo e non del “si è sempre fatto così”? Riusciamo a sbloccarci dai gesti sacrali e di asfittiche tradizioni, per liberare la Parola dalle catene del nostro egoismo e dalla dittatura del nostro io? Puntiamo insieme alla vetta della santità o restiamo ripiegati sulle sabbie mobili del conformismo e del devozionalismo?

Il giovane Corrado è arrivato a Noto da pellegrino, sospinto unicamente da due fiamme: l’amore per Dio e l’amore per la Chiesa (cfr. Ef 5,32ss.).

L’imminente cammino sinodale, voluto da Papa Francesco, ci sollecita con un’altra sfilza di domande: quale immagine di Chiesa presentiamo ai giovani e alle famiglie: quella di una istituzione impenetrabile? Un museo di antiquariato? Una galleria di nicchie per pochi o invece una comunità attraente e accogliente, innamorata del Vangelo che sappia respirare grazie alla preghiera e nutrirsi attraverso i sacramenti? Sappiamo ancora fare “scrutinio” su una povertà evangelica che sappia mettere i poveri al centro dell’annuncio?

La nostra vicinanza a San Corrado è assicurata, anzitutto, dal nostro desiderio di stare in un colloquio prolungato con lui, di raccontare quello che abbiamo vissuto in questo tempo, come tra amici, e assimilare il suo esempio di vita evangelica alla sequela di Gesù. Abbiamo la possibilità di esprimere il cuore della nostra devozione con l’impegno a saper guardare alla testimonianza del nostro patrono per comportarci sempre più da “buoni cristiani, onesti cittadini e autentici devoti”.

Secondo il programma: da Venerdì 13 agosto a Venerdì 20 agosto: l’Urna reliquiaria sarà esposta nella sua cappella laterale (la procedura di esposizione avverrà in forma strettamente privata). Tutti i giorni sarà celebrata l’Eucaristia alle ore 7.30 e alle ore 19.00.

La Cattedrale rimarrà aperta per accogliere i pellegrini e i turisti che potranno venerare il nostro Santo Patrono. Il flusso dei devoti sarà regolato dai Portatori di San Corrado e dei Cilii, dalle Suore e dai collaboratori della Cattedrale, che cureranno la preghiera e il silenzio; la Cooperativa Oqdany curerà l’accoglienza, gli aspetti culturali e artistici della Cattedrale. L’ingresso e l’uscita verranno regolati secondo la normativa vigente e seguendo le indicazioni delle Autorità di pubblica sicurezza con la collaborazione dei giovani della Cooperativa Oqdany e dei Portatori.

Sono sospesi i pellegrinaggi notturni provenienti da Pachino e Rosolini.

Venerdì 20 agosto, l’Arca argentea sarà traslata a porte chiuse, con la presenza del Signor Sindaco e dei Portatori di San Corrado e dei Cilii. Dopo la traslazione all’altare maggiore sarà celebrata la Santa Messa alle ore 19.00. Dal 13 agosto al 5 settembre alcuni sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni. Attingiamo alla misericordia di Dio celebrando il sacramento della riconciliazione e praticando le opere di misericordia corporali e spirituali.

Ringrazio i Portatori e i volontari per l’impegno profuso nella bella e lodevole iniziativa della raccolta alimentare che da concreteza alla nostra devozione al Santo della condivisione. Ringrazio altresì la generosità dei tanti netini che ci permette di raggiungere le persone più bisognose del nostro territorio e i volontari della Bottega solidale.

Un caro saluto ai Netini residenti in varie città d’Italia e all’estero e a quanti hanno scelto la nostra città quale meta per una sosta rigenerante: Bentornati ai primi! Benvenuti a tutti!

Che questo tempo di vacanza sia un tempo di rinascita fisica e spirituale, un tempo per imparare a proteggere noi stessi e gli altri e a non escludere nessuno. L’incontro con le vostre famiglie di origine, con vecchi e nuovi amici, con la ricchezza della nostra storia e delle nostre tradizioni, la sosta orante davanti al nostro San Corrado siano occasione propizia per una “buona ecologia del cuore” che si compone di riposo, di contemplazione e di compassione. Facciamo tesoro dell’estate!

Si tenga presente che la situazione è in continua evoluzione a motivo delle varianti. Pertanto, ci si riserva di aggiornare di volta in volta le indicazioni e le norme di comportamento, specialmente per il giorno della festa. In chiesa è previsto l’obbligo dell’uso della mascherina, del distanziamento e della igienizzazione.

San Corrado, come Abramo, “saldo nella speranza contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli” (Rm 4,18), ci aiuti a non vacillare nel nostro pellegrinaggio verso la nuova terra promessa. Maria, madre dei credenti e “di speranza fontana vivace” ci sorregga, ci accompagni, ci protegga.

Vi ringrazio per la vostra preziosa attenzione e per la generosa collaborazione che vorrete prestare a queste indicazioni.

Carissimi, vi saluto con grande affetto. Vi benedico di cuore. Vi aspetto alla festa.

Mons. Angelo Giurdanella