Lunedì 13 aprile incontro unitario don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele

Lunedì 13 aprile alle ore 19 presso l’Oratorio San Domenico Savio di Rosolini si terrà il secondo incontro unitario degli operatori pastorali, aperto a tutte le donne e gli uomini di buona volontà, con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, sul tema “Chiesa in uscita nella compagnia degli uomini per una città giusta e fraterna”. Si tratta di una presenza molto bella di un coraggioso testimone del Vangelo ma anche, nella compagnia degli uomini, di una delle figure più significative nella lotta per la giustizia e la legalità. «”Sono solo un cittadino che sente prepotente dentro di sé il bisogno di giustizia!”: bastano poche parole – leggiamo in una nota biografica – per capire chi è veramente don Luigi Ciotti. Non un semplice sacerdote, né un uomo qualunque, bensì un onesto cittadino al servizio della gente, di tutti coloro che chiedono aiuto e di chi non è capace o, peggio, non può. Si tratta di un uomo carismatico e di grande personalità, capace di parlare al cuore della gente per poterle dare una speranza di pace, di lealtà, di amore e di fede. Ma per conoscere concretamente Don Ciotti bisogna ripercorrere le tappe che hanno segnato la sua vita. Don Luigi Ciotti nasce il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore (BL). Nel 1966 promuove un gruppo di impegno giovanile, che prenderà in seguito il nome di “Gruppo Abele”, costituendosi in Associazione di volontariato e intervenendo in numerose realtà segnate dall’emarginazione. Due anni dopo comincia un intervento all’interno degli istituti di pena minorili: l’esperienza si articola in seguito all’esterno, sul territorio, attraverso la costituzione delle prime comunità per adolescenti alternative al carcere. Terminati gli studi presso il seminario di Rivoli (TO), Ciotti nel 1972 viene ordinato sacerdote dal cardinale Michele Pellegrino: come parrocchia, gli viene affidata “la strada”. E proprio in quella parrocchia così particolare che, in quegli anni, affronta l’irruzione improvvisa e diffusa della droga. Apre un Centro di accoglienza e ascolto e, nel 1974, la prima comunità. Partecipa attivamente al dibattito e ai lavori che portano all’entrata in vigore, nel 1975, della legge n. 685 sulle tossicodipendenze. Nel 1982, contribuisce alla costituzione del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA), presiedendolo per dieci anni. Nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta all’AIDS (LILA), nata per difendere i diritti delle persone sieropositive, di cui è il primo presidente. Nel marzo 1991 è nominato Garante alla Conferenza mondiale sull’AIDS di Firenze, alla quale per la prima volta riescono a partecipare le associazioni. Negli anni ‘90 intensifica l’opera di denuncia e di contrasto al potere mafioso dando vita al periodico mensile Narcomafie, di cui è direttore responsabile. A coronamento di questo impegno, mettendo insieme le diverse realtà di volontariato e con un costante lavoro di rete, nasce nel 1995 “Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, un network che, oggi, coordina nell’impegno antimafia oltre 700 associazioni e gruppi sia locali che nazionali. Sin dalla fondazione, “Libera” è presieduta da Luigi Ciotti», riconfermato presidente in questi giorni.