Mariuccia Di Raimondo Fiore (febbraio 2008)

Diciotto volontari della parrocchia Sacro Cuore di Modica, lo scorso gennaio abbiamo trascorso una settimana piena nella parrocchia gemella di Bingo. Siamo andati non come semplici benefattori, ma per fare esperienza di vero scambio pastorale. La fede, l’amicizia, le opere concrete nei vari progetti che abbiamo realizzato in comunione con i sacerdoti del luogo, secondo i loro bisogni, hanno caratterizzato la nostra permanenza. La parrocchia di Bingo è gemellata dal 1995 con la parrocchia Sacro cuore di Modica. I pionieri del gemellaggio, Maria Antonietta e Saro Sammito, mio marito Bartolo Fiore e don Salvatore Giordanella allora venivano alloggiati in un conteiner, un secchio di acqua al giorno per lavarsi. Oggi con l’aiuto di Dio e la collaborazione di tutta la nostra comunità parrocchiale tanto è cambiato. I vari progetti realizzati negli anni hanno dato la possibilità di migliorare le condizioni di vita della gente del luogo, ma soprattutto è cresciuto il vero senso del gemellaggio: quello dello scambio. Gruppi, associazioni laicali, adozioni a distanza di famiglie e bambini ci permettono di rendere attivo lo scopo del gemellaggio. Quest’anno abbiamo attuato cinque progetti utili per tutta la comunità di Bingo. Il metodo è stato quello di fare diventare la gente del luogo protagonista perché possa continuare in modo autonomo le attività dopo la nostra partenza. I progetti hanno riguardato: ristrutturazione e pittura della chiesa grazie al lavoro di una squadra di volontari, un corso di italiano che agevola la comunicazione tra le due Chiese, un corso per elettricisti a 15 giovani a cui abbiamo donato un mini kit per continuare la professione. Infine, monsignor Crociata ha posato la prima pietra per la costruzione della “Casa del fanciullo Sacro Cuore”, un piccolo ospedale per i bambini, punto di riferimento oltre che per le cure anche per la prevenzione. Un messaggio di speranza, quindi, per i nostri fratelli gemelli e per i tanti bambini che ogni giorno perdono la vita anche per un banale malessere. La struttura sarà costruita con i fondi raccolti dalla nostra parrocchia di Modica. Questo è possibile perché da anni lavoriamo sulla sensibilizzazione a livello di pastorale, nei gruppi di catechismo, nelle scuole. La gente risponde positivamente, magari evitando lo spreco dei fiori ai funerali, le bomboniere ai matrimoni e alle prime comunioni, valorizzando così lo spirito evangelico della carità. Con la presenza del medico Corrado Giuliano, specialista in otorinolaringoiatria, abbiamo effettuato circa 500 visite a bambini e adulti. Alcuni di loro presentavano gravi problemi alle orecchie, quasi tutti avevano i timpani perforati e corpi estranei nelle orecchie. Molti pensavano di essere sordi e acclamavano al miracolo dopo la visita che semplicemente aveva estratto il corpo estraneo che ostruiva il condotto uditivo. Abbiamo sentito sulla nostra pelle la loro commozione e ci siamo emozionati anche noi quando dopo anni li abbiamo visti tornare a sentire anche i sussurri. Un grazie speciale va dunque a Corrado che con spirito di donazione e da autentico missionario ha portato una luce di speranza a questa gente facendo collaborare un medico e un infermiere del luogo e regalando loro tutti gli strumenti per continuare le visite otoriniche. L’opera e i progetti iniziati non finiscono con la nostra visita ma continuano qui adesso con la nostra testimonianza nella pastorale quotidiana. Siamo grati alla diocesi per questo grande dono del gemellaggio che non è solo scambio materiale ma arricchimento di fede per ognuna delle due comunità, l’una dono per l’altra.


Mariuccia Di Raimondo Fiore,
parrocchia Sacro Cuore di Modica