Mons. Staglianò: Dai migranti la sfida per un’Europa più umana

 “La sfida delle migrazioni in atto è proprio questa: che i cattolici cristiani riscoprano e vivano il cristianesimo nel suo nucleo incandescente, che è l’amore del “Dio sempre e solo amore” e che lo dimostrino verso ogni prossimo, accogliendo tutti, per dare un grande esempio di umanità al mondo”. 
È ancora il vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, nella cui diocesi insiste Pozzallo, la città simbolo degli sbarchi, a intervenire sulla drammatica questione degli immigrati, auspicando soluzioni politiche che mettano al primo posto la sicurezza e la dignità di queste persone. 
“Bisogna ritrovare la nostra umanità, per una ‘nuova Europa umanizzata’, capace di solidarietà nei confronti di quanti tendono la mano e chiedono aiuto, per essere salvati dal mare dell’indifferenza, dalle grandi acque dell’economicismo imperante, dagli oceani del disamore e del degrado di umanità”. 
Mons. Staglianò interviene poi su un altro tema “caldo”, quello che riguarda il “terreno di scontro” tra civiltà e culture diverse, quella cristiana (almeno per tradizione) e quella musulmana e sulla preoccupazione che la tradizione cristiana possa soccombere sotto le spinte del mondo islamico. 
Il vescovo chiarisce che “non si tratta di un terreno di scontro, ma di confronto e testimonianza. Quando il Corano avrà soppiantato il Vangelo, sarà stato perché i cristiani avranno buttato a mare il Vangelo, come accade con tutti i cattolici convenzionali, legati solo alla “forma” e ai riti della religione, senza andare all’essenziale che consiste nella predicazione di Dio che è ‘solo amore’. Noi vescovi siamo preoccupati che il Vangelo non sia vissuto nel cattolicesimo odierno, diventato ‘convenzionale’. E mentre il cristianesimo si annacqua, l’Islam tende al fondamentalismo e si rafforza”. 
“La fede non può essere un ‘gioco di perle di vetro’ (Herman Hesse), fino a farla sparire e non poterla più riconoscere – ha concluso Mons. Staglianò -, per dare testimonianza a Dio, sarà necessario testimoniare nell’amore l’umanità di Gesù. Così risorgerà in noi l’umanità vera”.