Questa notte è passato alla Casa del Padre il nostro don Corrado Pace, nato a Noto il 26 agosto 1927, ordinato presbitero il 29 giugno 1952 per l’imposizione delle mani di Mons. Angelo Calabretta.
La comunità parrocchiale gli è sempre stata vicina, insieme ai parroci che si sono succeduti, e durante la sua malattia è stato amorevolmente assistito da suor Adele e ha ricevuto il sacramento dell’Unzione e il sacro Viatico dall’attuale parroco don Salvo Bella.
La celebrazione eucaristica e il rito delle esequie si svolgeranno sabato 8 agosto alle ore 17.00 presso il santuario della Madonna del Carmine in Ispica.
Nel 1952 viene nominato vicario cooperatore presso la Chiesa Madre di Scicli e, l’anno successivo, vicario cooperatore presso la Chiesa Madre di Rosolini.
L’1 ottobre 1953 viene nominato parroco della parrocchia Santa Maria del Carmelo in Ispica, fino al 30 giugno 2004 quando rassegna le dimissioni per motivi di salute e viene nominato vicario parrocchiale fino al 24 settembre 2008.
Sacerdote umile e silenzioso, ha donato la sua vita a Dio e ai fratelli. La sua fede semplice e profondamente radicata nell’amore filiale per Maria, decoro del Carmelo, l’ha condotto fiducioso all’abbraccio del Padre nella Patria beata. “Il cuore dell’uomo cerca l’Infinito e questo si è fatto presente”.
Ci lascia il sorriso e la serenità con cui, in questi ultimi anni, ha affrontato la sofferenza e la disabilità: “portare la croce della malattia è solo una delle possibilità … senza croce non c’è vita cristiana. Il cristiano porta la croce per vincere il male e per realizzare la Pasqua, cioè la pienezza della vita” (P. Pace).
In occasione della riapertura della chiesa della Madonna del Carmine in Ispica, dopo i restauri (1994), Mons. Nicolosi di v.m., in un suo scritto al parroco, affermava: “in questi ultimi decenni la comunità parrocchiale, animata dal carisma mariano, sotto la guida del parroco don Corrado Pace, si è lodevolmente impegnata a curare con gusto innumerevoli restauri, rendendo la chiesa sempre più artisticamente bella e accogliente”.
La parrocchia del Carmine, a buon diritto, può essere considerata come “la fucina del Terz’Ordine Carmelitano, grazie anche alla passione e all’entusiasmo profusi dal parroco Pace”.
Durante il suo parrocato nel 1985 la chiesa della Madonna del Carmine è stata elevata a Santuario cittadino da mons. Salvatore Nicolosi e viene definita “un’oasi dello spirito”, luogo privilegiato di preghiera e di ascolto di Dio e dei fratelli. Il tempio è stato artisticamente abbellito e, sono state realizzate varie iniziative culturali fra cui ricordiamo la pubblicazione dei testi di mons. Salvatore Guastella sulla storia della chiesa e della comunità, il centenario di Padre Statella e di Madre Crocifissa Curcio, la mostra in onore del venerabile Salvatore Statella nel 1978 e la mostra “Decor carmeli” in occasione del Giubileo del 2000.
Grati al Signore per il servizio di padre Pace alla nostra Diocesi, lo affidiamo al Padre misericordioso e, con l’orante biblico, diciamo: “dimorerò nella tua tenda per sempre, all’ombra delle tue ali troverò riparo” (salmo 60).