Noto. Festa della Madonna della Scala. Il Vescovo: “Maria ci aiuta a vivere il cattolicesimo autentico e ci libera da quello convenzionale”

 Sabato 3 agosto 2019, la diocesi di Noto ha celebrato la festa della sua Patrona, Maria SS. Scala del Paradiso, venerata nell’omonimo santuario diocesano.
Alla presenza di un gran numero di fedeli, sulla spianata del santuario, alle ore 19, il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, ha presieduto la S. Messa, concelebrata dai parroci e sacerdoti del vicariato di Noto.
Nella sua omelia, il vescovo ha evidenziato la bellezza delle creature umane – la stessa della Vergine Maria – fatte a immagine e somiglianza di Dio: “È questa la bellezza che è dentro di noi: siamo belli perché esseri umani, a somiglianza di Dio”.
Mons. Staglianò ha poi osservato: “La bellezza di Dio è dentro di noi? Ci comportiamo da cristiani?”.
Da qui l’esortazione del pastore all’impegno di costruire e vivere la comunione fraterna là dove scarseggia, spesso anche nel rapporto tra i sacerdoti e tra i preti e il vescovo.
“Questo è scandaloso – ha rimarcato il presule – questa è la carne, l’egoismo con i suoi desideri contrari, che ti dice di non perdonare, di non amare”.
Per il vescovo è decisivo fare una scelta radicale, vivere cioè in maniera rinnovata la propria fede cattolica. In questo la Vergine Maria è aiuto e modello: “Noi cattolici andiamo da Maria, veniamo a Lei e siamo cristiani se obbediamo a quanto Gesù ci dice e che la Madre sempre ci ricorda. Fare quello che Gesù ci dice, non secondo le nostre opinioni o volontà, ma secondo la sua volontà”. Qui il cristiano sperimenta i suoi limiti, in questa capacità di obbedire a Dio e a realizzare la sua volontà: “Il cattolico convenzionale non vuole fare quello che Gesù gli dice. Non vuole amare, non vuole impegnarsi sul Vangelo!
Ma tu, Maria, prega per me perché mi sento un cattolico convenzionale; prega per me perché possa andare da Gesù libero di ogni condizionamento e perché mi impegni a fare la sua volontà!”, ha concluso mons. Staglianò.
Dopo la celebrazione, animata dagli alunni del Seminario Vescovile, ha avuto inizio la tradizionale processione con l’immagine della Madonna che fedelmente riproduce il pregevole affresco del santuario. 
Lungo il percorso, snodatosi per la via dei pellegrini, la cosiddetta “Via Sacra”, la preghiera del Rosario intercalata da canti mariani, ha aiutato i fedeli a vivere con vero spirito di raccoglimento questo momento così atteso e amato dai netini e dagli altri abitanti della diocesi.