Presto il rientro a Noto della comunità dei seminaristi

Il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, sin dal suo ingresso in Diocesi ha riservato particolari attenzioni al cammino di formazione di quanti il Signore chiama al servizio del Vangelo nel ministero sacerdotale, ed ha subito manifestato l’intenzione di avere vicino, e quindi a Noto, i giovani seminaristi. Il Vescovo ha sempre avuto a cuore il Seminario e non ha mai smesso di sentirsi, secondo una affermazione di Pastores dabo vobis, “il primo rappresentante di Cristo nella formazione al sacerdozio”. Il prossimo anno, a conclusione dei lavori di ristrutturazione dei locali del nostro Seminario, che tanti sacrifici costarono a Mons. Calabretta per poterlo costruire nell’immediato dopo guerra, per espresso desiderio di Mons. Staglianò, avremo la gioia di avere tra noi i nostri seminaristi. Con il Vescovo è la Diocesi che sente il bisogno di avere vicini i Seminaristi, per seguirne il cammino e accompagnarli con la preghiera, l’amicizia, la carità, considerandoli parte viva della famiglia diocesana, speranza della nuova evangelizzazione. Ci si è convinti sempre più che, se il Seminario è un tempo e uno spazio, una comunità educativa in cammino, non può esserlo senza la Comunità diocesana. Lo scorso 5 novembre Sua Eccellenza ha costituito una Commissione di studio che elabori una regola di vita per la Comunità del Seminario “in vista del percorso formativo che guiderà i nostri seminaristi una volta rientrati in Diocesi, per risiedervi stabilmente”. Così il Vescovo nel Decreto di Costituzione della suddetta Commissione: “Individuo essenzialmente due motivi per i quali ritengo importante l’elaborazione di una regola di vita, ambedue sono riferibili alle parole del Vangelo “Pregate il padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe” (Mt 9,37; Lc 10,2): il primo riguarda la necessità di pregare e di operare per le vocazioni sacerdotali e religiose, oltre che per ogni tipo di vocazione nella Chiesa a servizio della nuova evangelizzazione; il secondo è relativo al discernimento sulla vocazione degli operai che il Signore vorrà donare alla nostra Diocesi”. Il Vescovo, in sintonia con la tradizione e la prassi anche attuale della Chiesa, vuole dare uno strumento che serva al processo di maturazione della persona umana verso la propria autonomia e verso il servizio generoso alla Chiesa. Ciò che la Commissione ha il compito di preparare è un percorso che, attento alle esigenze del momento storico e in comunione con gli Orientamenti della Congregazione per l’Educazione Cattolica e della Conferenza Episcopale Italiana, aiuti a guardare con chiarezza il cammino da percorrere. La presenza in Diocesi della Comunità del nostro Seminario è determinata dal desiderio di un inserimento pieno all’interno di un clima autenticamente ecclesiale. Il seminarista che è stato chiamato nella Comunità, cammini con la Comunità, al servizio della quale si prepara ad offrire, sul modello di Gesù buon Pastore, venuto a dare la vita per le pecore, tutto il proprio essere, per sempre. La Commissione, che è composta da don Rosario Gisana, don Corrado Lorefice, don Tonino Lorefice, don Luigi Vizzini, don Nello Garofalo, acc. Gabriele Di Martino, “lavorerà per elaborare una bozza di testo che verrà offerta all’attenzione del Consiglio presbiterale, all’attuale Comunità del Seminario e ad altri sacerdoti che potranno dare il loro contributo, apportando necessari suggerimenti, perché il testo sia completo e frutto di una condivisione il più possibilmente ampia”.