Il Messaggio di Mons Staglianò per l’Avvento e il Natale 2012. Ritrovare nel presepe l’amore per Cristo e per il prossimo

«L’amore mi ha spiegato ogni cosa,

l’amore ha risolto tutto per me –

 perciò ammiro questo Amore

dovunque Esso si trovi»

(K. Wojtyla ).

Carissimi figli e figlie dell’amata Chiesa di Noto,


anche quest’anno, così insicuro per la nostra nazione, è giunto l’Avvento, questo tempo propizio per attendere ed accogliere il Natale, del Signore Gesù.


Non è la prima volta che una crisi economica di queste dimensioni scuote l’umanità, E certo non sarà l’ultima. Basta sfogliare la Bibbia, per incontrare spesso brani in cui si parla di periodi di carestia e siccità, momenti che dal popolo d’Israele sono sempre stati concepiti come un richiamo a ritornare all’ascolto della parola di Dio. Approfitto della situazione, dunque, per comprendere cosa il Signore voglia dirci, oggi, nella prossimità del Santo Natale. Per farlo, volgo quasi naturalmente lo sguardo ad uno dei segni più commoventi e suggestivi che la tradizione popolare ci ha consegnato: il presepe. In molte case, il presepe occupa un posto d’onore, come anche nelle chiese. E’ giusto, perché il presepe è carico di simboli che superano ogni epoca storica, richiamando sempre ai problemi del tempo di coloro che lo guardano e vogliono “contemplarlo”. Vi invito allora a guardare/contemplare il presepe con me, quale preziosa occasione per pensare il Natale in mezzo alla crisi.

04-12-2012