Il sangue di Abele grida ancora

La fede cristiana che diventa

Carissimi fedeli dell’amata Diocesi di Noto,un saluto cordiale a tutti voi, nello splendore del mistero dell’Epifania. Abbraccio di cuore specialmente i piccoli e quelli tra voi che si trovassero in condizioni di fragilità nella salute. Negli ultimi mesi ho avuto motivi particolari per pensare ai nostri fratelli ammalati che hanno bisogno di cura amorevole, di prossimità premurosa. A parte la malattia di mio padre, che ho avuto la gioia di seguire personalmente da vicino nelle sue varie fasi, ricordo un nostro giovane prete, don Giovanni Botterelli, morto dopo qualche anno di sofferenza per un tumore che lo ha progressivamente consumato, o come si dice, ‘ridotto all’osso’. In tanti abbiamo pregato per lui, affinché il Signore lo conservasse in vita e potesse lavorare ‘ come a lui piaceva ‘ nella sua amata parrocchia. La sua morte ha emozionato tutti a Pozzallo e, in verità, tutti quanti l’hanno conosciuto. Nella sua vicenda di dolore, abbiamo sperimentato ancora una volta l’inimicizia della morte verso la nostra umanità. Ad un tempo, però, abbiamo anche confessato la nostra speranza nella risurrezione: Cristo è risorto ed è primizia di tutti i morti che risorgeranno nella sua luce…

 

12-02-2013