Seconda Lettera ai Presbiteri di Mons. Antonio Staglianò: “Se avrete amore sapranno”

La comunione soltanto ci rende cristianamente credibili

Carissimi Presbiteri,


confratelli nel sacerdozio, figli diletti del presbiterio dell’amata Chiesa di Noto, «questa, o carissimi, è già la seconda lettera
che vi scrivo, e in tutte e due cerco di ridestare con ammonimenti la vostra sana intelligenza, perché teniate a mente le parole già dette dai santi profeti, e il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli» (2Pt 3, 1-2). Vi scrivo ancora, per la seconda volta, col desiderio di rafforzare la nostra comunione, il legame profondo del nostro affetto, l’amore di cui siamo debitori gli uni gli altri, perché insieme amati dal Padre del Signore nostro Gesù Cristo che ha mandato lo Spirito, «amore effuso nei nostri cuori» (Rm 5,5).
Si, quest’amore sfugge ogni psicologismo e si rivela nel dono reciproco, nel comune sguardo verso le cose che valgono e meritano l’impegno della nostra vita, in radicalità, per sempre, in comunione per la missione, per l’evangelizzazione: «agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità» (Ef 4,15-16). Quanto sono vere queste parole dell’Apostolo Paolo, quanto sono ispirate e
ispiranti, gravide di futuro per la conversione e il rinnovamento delle nostre comunità cristiane e di noi stessi, nel nostro cammino spirituale, nel nostro maturare in santità!

 

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04-01-2010