#abbiamofedeunfilocheciunisce! Insieme e con Gesù per colorare le nostre vite. La parrocchia “Madonna delle Grazie” di Ispica ai tempi del coronavirus

 Il contagio da coronavirus, sta obbligando tutti gli italiani a stare chiusi in casa e ha portato inevitabilmente alla chiusura di luoghi di incontro e di assembramento come scuole o palestre, e a sospendere, altresì, tutte le celebrazioni liturgiche, gli incontri comunitari e le attività parrocchiali. Questo, però, non può certamente impedire di attivarsi, per non perdere questo prezioso tempo di Quaresima, soprattutto in un momento così delicato, dove, anche se a distanza, siamo chiamati a riscoprire il nostro essere Chiesa, Famiglia di Dio. Se i luoghi di culto devono essere fisicamente chiusi, non possiamo lasciare che si “chiuda” pure lo slancio di prossimità e di carità, l’identità missionaria e lo spirito evangelizzatore, che contraddistinguono le nostre comunità cristiane. Ecco perché, la parrocchia Madonna delle Grazie di Ispica, incitata e “contagiata” dall’ entusiasmo coinvolgente del parroco don Salvo, intende sperimentare nuove e adatte modalità pastorali, che, in maniera silenziosa ed evitando una certa “spettacolarizzazione” del sacro, rispondano alle misure restrittive adottate, ma al tempo stesso mantengano vivi i contatti con e tra i parrocchiani, ponendo un segno “visibile” di fede, in questo tempo di incertezza e di profondo sgomento. “#abbiamofedeunfilocheciunisce”; è questo l’hastag, lo slogan, che intende riempire di significato queste settimane di “quarantena”. Cos’è la fede, in fondo, se non sentirsi amati da Qualcuno? È questo “il filo” che ci unisce: saperci amati dal Signore, tutti e ciascuno, di un amore diffusivo e contagioso, più virale del “corona”. 
L’iniziativa, prevista per giorno 29 alle ore 11:00, consiste nell’addobbare i balconi delle proprie case con fili o nastri colorati; una rete policromatica di intrecci, di legami, dove la comunione e la condivisione, diventano paradigmi di una fede operosa, privata di una retorica sterile e riconsegnata alla concretezza della vita. Chi crede, infatti, non può non vivere a colori e non può esimersi dall’impegno costante di colorare la vita di chi gli sta intorno. Da qui, l’idea di porre un segno di fede e di speranza e di condividerlo con tutti, perché raggiunga ogni casa, ogni famiglia, giovani e adulti, anziani e bambini. In sintonia con questa lodevole iniziativa, le due anime giovanili della parrocchia, l’Associazione Cattolica “Giovanni Paolo II” e il gruppo Scout “Ispica 2”, trasformando in un’opportunità l’uso massiccio e quotidiano dei social e favorendo l’incontro fecondo tra spiritualità e creatività, intendono realizzare un contributo video, dove, in un susseguirsi di foto e immagini, il filo della fede possa raggiungere le periferie virtuali. Volendo superare i confini i parrocchiali, l’invito è rivolto a tutta la città, a tutti coloro che desiderano essere testimoni coerenti e credibili di un Amore che ha cambiato loro la vita; a tutti gli uomini e le donne di fede che hanno aperto il cuore all’azione della Grazia, per superare ogni paura e provare a fare la differenza sul serio. Una quarantena “altra”, per usare un termine caro al nostro Vescovo, libera dall’egoismo e incarnata in espressioni di impegno concreto, nello spirito di unità e nella logica del dono gratuito. #abbiamofedeunfilocheciunisce, insieme con Gesù e tra noi, per colorare questo tempo, le nostre case, le nostre vite