Cronologia

 La storia di questo paese, grande come un quarto dell’Europa
 

1960: già Congo belga, il Paese ottiene in giugno l’indipendenza. Al governo va il Movimento di liberazione congolese (Mlc) di Patrice Lumumba, ma disordini e violenze costringono i belgi a lasciare il Paese. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu il 9 agosto invia un proprio contingente.


1961: il 17 gennaio Lumumba viene assassinato.


1964: il 30 giugno l’ultimo contingente dell’Onu lascia il Congo e Moise Tshombe diventa presidente. Il 7 settembre i ribelli comunisti proclamano una Repubblica popolare con capitale a Kisangani. Tshombe tenta di ricostruire l’esercito nazionale ingaggiando truppe di mercenari stranieri.


1965: il generale Joseph Mobutu sale al potere con il nome di Mobuto Sese Seko instaurando una dittatura personale.


1966: il Paese cambia il nome in Repubblica democratica del Congo.


1971: viene assunta la nuova denominazione di Repubblica dello Zaire.


1980: difficoltà economiche, conflitti etnici e corruzione politica caratterizzano il decennio anni ’80 – anni ‘90.


1990: Mobutu annuncia l’introduzione del multipartitismo e tenta di mantenere il controllo del Paese nonostante le forti pressioni della comunità internazionale e delle forze di opposizione.


1996: gli oppositori al regime di Mobutu guidati dal generale Laurent Kabila costringono Mobutu alla fuga. L’esercito riesce ad opporre una debole resistenza, mentre i ribelli ricevono sostegno dal Ruanda e dall’Uganda.


1997: il 17 maggio Kabila entra a Kinshasa e Mobutu lascia definitivamente il Paese. Lo Zaire riassume la denominazione di Repubblica democratica del Congo.


1998: in agosto gruppi di ribelli sostenuti da Ruanda e Uganda minacciano di invadere la capitale. L’assalto viene respinto con il sostegno di Angola, Namibia e Zimbabwe.


1999: il 31 agosto si raggiunge un accordo per il cessate il fuoco, ma i patti vengono rapidamente disattesi. Un contingente di pace delle Nazioni Unite è inviato in Congo.


2001: il 16 gennaio Kabila viene assassinato da una delle sue guardie del corpo. Gli succede il figlio Joseph.


2002: l’accordo raggiunto in aprile tra le principali fazioni politiche che si contendono il controllo del Paese tenta di semplificare un complesso quadro politico. Il 30 luglio il presidente firma un accordo di pace con il Ruanda e l’Uganda in lotta con il Congo per il controllo delle regioni più ricche del Paese (soprattutto il Kivu). Il numero delle vittime della guerra civile è stimato in almeno 4 milioni.


2005: a dicembre con referendum viene votata la nuova Costituzione.


2006: a ottobre tengono le prime elezioni democratiche e multipartitiche dall’indipendenza a oggi. Presidente della Rdc è riconfermato Joseph Kabila.


2007: gravi scontri nel nord e sud Kivu tra le truppe filoruandesi capitanate dal generale Nkunda e l’esercito congolese provocano oltre 800mila sfollati.


2008: A Goma, capoluogo del nord Kivu, dal 6 gennaio si tiene una Conferenza di pace che si è conclusa il 23 gennaio con un accordo tra le fazioni ribelli che hanno alimentato gli scontri nel nord e sud Kivu durante tutto il 2007.