DELEGAZIONE DIOCESANA A BUTEMBO-BENI. DIARIO DI VIAGGIO/8

Ancora oggi il nostro gruppo è stato impegnato in diversi settori. Giacoma è andata nella parrocchia di Lukanga per visitare la scuola di Mukangewe, costruita in fango e pali di legno, come la maggior parte delle scuole dei villaggi. Il gruppo che è rimasto a Bingo è potuto andare alla Fattoria didattica Nino Baglieri dove Giorgio ha potuto dare ancora delle direttive sull’allevamento delle vacche da latte.
Le vacche riescono a dare anche dieci litri di latte, che non è poco nelle condizioni di allevamento nelle quali si trovano, considerato che gli operatori presenti hanno avuto solo la formazione dell’inizio e mancano di qualsiasi confronto di esperienze, in quanto l’allevamento della vacca da latte nella Fattoria Nino Baglieri è l’unico in tutta la regione del Nord Kivu. Il latte munto viene venduto anche un dollaro al litro, e diventa quindi alimento solo per i ricchi o per i bambini ricoverati nei centri nutrizionali che vengono supportati da finanziamenti e donazioni. Ma lo scopo dell’allevamento alla fattoria Didattica Nino Baglieri non è tanto la produzione quanto piuttosto la formazione.
Si vuole mostrare che l’allevamento della vacca non è cosa difficile e che se le famiglie si mettono insieme possono allevare a poco costo una sola vacca per dare il latte necessario ai loro bambini.
Da Bingo il gruppo si è spostato nel villaggio di Kabasha, dove l’anno scorso è avvenuto un massacro di civili, ammazzati tutti a colpi di machete. Il monumento, che rappresenta una persona umana squarciata con il machete è raccapricciante, e proprio per questo diventa un elemento di accusa contro l’esercito governativo e i caschi blu dell’ONU i quali pur essendo sul posto con contingenti corposi non solo non fanno niente per prevenire le stragi, ma addirittura danno il sospetto più che fondato di esserne la causa.
Il gruppo rimasto a Butembo siamo andati stamattina con il vescovo Melchisedech nella nuova parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe, intitolata così per corrispondere ad un preciso desiderio del vescovo di Noto monsignor Antonio Staglianò. Ci sono delle coincidenze interessanti: la parrocchia che conta attualmente 68000 abitanti è nata nel 2016 scorporandola dalla parrocchia Scala del Paradiso (Patrona della diocesi di Noto), così intitolata nel 2008 in occasione della visita del vescovo di Noto predecessore monsignor Mariano Crociata che portò in dono una grande tela raffigurante appunto la Madonna della Scala.
Sembra che la Vergine Maria voglia avere dunque un posto di rilievo nel gemellaggio tra la diocesi di Noto e la diocesi di Butembo Beni. Entrambe le chiese sono molto grandi e costruite con le migliori tecniche edilizie consentite sul posto. Da rimarcare che sono state costruite interamente con le raccolte dei fedeli, senza finanziamenti esterni, e questo a significare quanto sia sentita la partecipazione alla vita della Chiesa. Anche oggi si sono celebrate le cresime: ben 879 ragazzi hanno ricevuto il sigillo dello Spirito Santo.
Bello che per una settimana i cresimati indossino un fiocco rosso, dando così testimonianza al loro passaggio che hanno ricevuto la cresima.
Don Salvatore Cerruto