Noto. Convegno Pastorale Diocesano. Mons. Castellucci: “Gesù fa strada con noi. Il Sinodo inizia da qui”

Si è aperto ieri a Pozzallo, presso la chiesa della Madonna della Fiducia, il Convegno di inizio Anno Pastorale della Diocesi di Noto, dal titolo: “E la misericordia si fece strada: in cammino verso Emmaus”.
A inaugurare la tre giorni convegnistica (20, 21 e 22 settembre), l’Arcivescovo di Modena-Nonantola, Vescovo di Carpi e presidente del comitato nazionale per il Cammino Sinodale in Italia, mons. Erio Castellucci.
Il Convegno Pastorale continuerà oggi, 21 settembre, con i “Tavoli Sinodali” negli otto Vicariati della Diocesi, dove ci sarà la possibilità di ascoltarsi e di confrontarsi sulle tematiche del Sinodo, mentre nella giornata di domani, venerdì 22 settembre, si terrà nella Basilica Cattedrale, alle ore 19:30, un’Assemblea Diocesana, dove il Vescovo di Noto, mons. Salvatore Rumeo traccerà una sintesi dei lavori di questi giorni e consegnerà alla Diocesi gli orientamenti in vista di un nuovo Anno Pastorale, sulla scia del Sinodo che la Chiesa sta vivendo e anche in prospettiva del 180° anniversario di fondazione della Diocesi netina.
La giornata di ieri, ha visto una massiccia partecipazione di persone, provenienti dagli otto Vicariati della Diocesi. Dopo un primo momento celebrativo, con l’intronizzazione della Parola di Dio e la proclamazione del brano dei discepoli di Emmaus, icona che accompagna questo tempo sinodale, hanno preso la parola don Salvo Bella, delegato episcopale per la Pastorale e don Ignazio La China, referente diocesano per il Sinodo, rivolgendo un saluto di accoglienza e tracciando una sintesi dei lavori sinodali avviati in Diocesi a partire dal 2021, quando il Papa ha indetto il Sinodo Universale che si è intrecciato con il Cammino Sinodale della Chiesa in Italia.
Nella sua relazione, mons. Castellucci ha presentato le indicazioni del Comitato Nazionale per il Sinodo delle Chiese in Italia, in quella che è definita la “fase sapienziale” di questo percorso, indicazioni raggruppate in cinque “costellazioni”, in riferimento all’annuncio, alla vita sacramentale e alla carità.
Le cinque “costellazioni” tematiche riguardano nello specifico: la missione secondo lo stile di prossimità; i linguaggi, la cultura, la proposta cristiana; la formazione alla fede e alla vita; la corresponsabilità; le strutture.
“Il Sinodo inizia con Emmaus, quando Gesù si avvicina ai due discepoli e comincia a far strada con loro – ha osservato mons. Castellucci -, Il cammino allora non è nostro, ma è il suo, sua è l’iniziativa di avvicinarsi, con il suo passo che si innesta nel nostro passo, per rimetterci in cammino, per aiutarci, come i discepoli di Emmaus, a non rimanere legati a nostalgie del passato o a sterili lamentazioni – “noi speravamo” – ma a ridare dinamismo al nostro itinerario, a partire dalla sua Parola (spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui”), dalla fraternità (Egli entrò per rimanere con loro), dall’Eucaristia (prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro)”.
Il Relatore ha quindi evidenziato come il Sinodo sia anche un tempo di ascolto, di discernimento, di profezia, a partire dall’azione dello Spirito Santo, vero protagonista nella vita della Chiesa.
“Lo Spirito Santo non è in pensione – ha rimarcato simpaticamente Castellucci – ci crediamo o no? Certamente è una questione di fede, lo Spirito Santo guida la Chiesa, anche se oggi viene evidenziata una sua irrilevanza nella società, ma non è questo il punto! La Chiesa non ha bisogno di imporsi nella scena pubblica, non deve mostrarsi con i fasti di un passato trionfalistico, ma con i segni del Vangelo, umili e dimessi, ma capaci di far fiorire i semi del Regno: sale e luce, lievito, granello di senapa, affinché non metta in risalto se stessa, ma gli altri, il mondo, la realtà che ci circonda. Così oggi la Chiesa deve incontrarsi e dialogare con il mondo”.
Passando in rassegna le cinque “costellazioni”, mons. Castellucci ha messo in risalto alcuni punti cruciali per un rinnovamento dell’azione pastorale della Chiesa nel mondo contemporaneo: la prossimità come stile evangelico di misericordia, per iniettare dosi di speranza e raggiungere le persone là dove si trovano, ribaltando la prospettiva: se non vanno in Chiesa e la Chiesa che va da loro.
Ha poi rimarcato la necessità di una maggiore formazione alla fede e alla vita, una questione che non può essere solo “nozionistica”, limitandosi all’approfondimento della Teologia o della Dottrina. Da qui la necessità di ripensare l’Iniziazione Cristiana dei ragazzi, la quale risente di un’impostazione un po’ troppo “scolastica” che genera disamore e dispersione dei ragazzi dopo i Sacramenti.
Mons. Castellucci ha messo in risalto l’importanza di Gruppi di ascolto e di condivisione della Parola di Dio nelle case, la valorizzazione dei ministeri laicali del Catechista, del Lettore, dell’Accolito e in generale l’esigenza di un Laicato maturo, corresponsabile, più attivo e più coinvolto nella vita ecclesiale.
Ha poi posto l’accento sul linguaggio che oggi la Chiesa deve poter utilizzare per dialogare con il mondo ma anche con i semplici fedeli che frequentano le parrocchie, affinché esso sia maggiormente “incarnato” e aderente alla vita delle persone, soprattutto nelle omelie, spesso alienate dal vissuto della gente e incapaci di riscaldare il cuore.
Infine il Relatore ha toccato il tema delle Strutture che spesso appesantiscono e “ingessano” la vita della Chiesa, quando la preoccupazione principale diventa la conservazione e il mantenimento delle stesse, più dell’annuncio e delle persone a cui testimoniare la gioia del Vangelo.
Se le strutture non sono a servizio dell’evangelizzazione, diventano “come uno zaino pesante” – è l’immagine usata da mons. Castellucci – che impedisce alla Chiesa un cammino che sia più agile e snello.
Il Vescovo di Noto, mons. Rumeo, ha infine espresso la sua gioia per questi giorni di Convegno, definiti come un’occasione preziosa di incontro, di ascolto, di confronto, per condividere insieme la fatica e la gioia della missione.

Alessandro Paolino

Direttore UDCS