Noto e Mazara del Vallo: due città in festa. La prima, ieri pomeriggio, ha salutato, con l’intera comunità diocesana, il suo vicario generale manifestandogli grande affetto e vicinanza, la seconda, tra meno di due settimane, darà il benvenuto al suo nuovo vescovo. Nella Basilica Cattedrale di san Nicolò a Noto, nel giorno in cui la Chiesa ha festeggiato san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, monsignor Antonio Staglianò, amministratore apostolico di Noto, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica per l’ordinazione episcopale di monsignor Angelo Giurdanella, eletto da Papa Francesco vescovo di Mazara del Vallo lo scorso 29 luglio.
Insieme a Staglianò, oggi presidente della Pontificia Accademia Teologica, a imporre le mani sul capo dell’eletto, durante la preghiera di ordinazione, sono stati monsignor Domenico Mogavero – che per quindici anni è stato alla guida della diocesi di Mazara – predecessore di Giurdanella, e monsignor Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa, guida spirituale del nuovo vescovo.
Alla celebrazione hanno preso parte anche i cardinali Paolo Romeo e Paolo De Nicolò, oltre a venti vescovi e a una folta rappresentanza di presbiteri e diaconi delle due diocesi che ieri, nel nome del nuovo vescovo, si sono unite dando vita a un solido legame (dalla diocesi di Mazara nel 2007 arrivò a Noto il vescovo Mariano Crociata).
Tante le autorità civili e militari delle due città presenti in Cattedrale. Visibilmente commosso per tutta la durata del rito, don Angelo Giurdanella farà il suo ingresso nella diocesi di Mazara, quale 81° vescovo, il prossimo 15 ottobre.
Semplice e generoso, sempre pronto a dare consigli e suggerimenti, vicino agli ultimi, aperto al dialogo, don Angelo dopo dodici anni spesi nella cura dei rapporti con parrocchie e vicariati, da oggi è chiamato a vivere e affrontare un nuovo periodo della sua vita. “Quelli che mi lascio alle spalle sono stati anni di proficua e intesa attività a fianco di giovani e famiglie, quelli vissuti negli ultimi due mesi sono stati, al tempo stesso, giorni di trepidazione e di grazia per il dono ricevuto, da oggi sono però consapevole che si aprono nuove frontiere con un impegno quotidiano sempre maggiore”.
Reso noto anche il motto episcopale che monsignor Giurdanella ha scelto come anima del suo ministero: è “spiritu ferventes Domino servientes”, tratto dalla lettera ai Romani dell’Apostolo Paolo, nel contesto di un’ampia esortazione a vivere la fede rimanendo docili al soffio dello Spirito Santo il quale, mentre suscita carismi per l’edificazione e l’unità della Chiesa, indica anche lo stile di un servizio fervente, fedele ed entusiasta.
Nello stemma figurano una colomba, una scala sormontata dalla stella e una barca sulle onde, contornate dall’ azzurro (è il colore simbolo della incorruttibilità del cielo), dal rosso (rappresenta l’amore intenso e assoluto del Padre che invia il Figlio a versare il proprio sangue per la nostra redenzione), l’oro (è il primo tra i metalli nobili, simbolo della prima delle Virtù: la Fede).
Nato a Modica sessantasei anni fa, dopo gli studi al seminario di Noto e in filosofia e teologia a Catania, Giurdanella è stato ordinato sacerdote nel 1983. Ha iniziato il suo ministero sacerdotale come viceparroco a Noto, per poi assumere la titolarità di due parrocchie di Avola. È stato animatore nel seminario vescovile, canonico del Capitolo della Cattedrale, assistente dell’Azione Cattolica e direttore della Caritas diocesana, ruoli in cui ha rappresentato un punto di riferimento per tanti giovani. Nel settembre 2009, Giurdanella è stato nominato da monsignor Staglianò vicario episcopale per il clero, e l’anno successivo vicario generale della diocesi di Noto e rettore della Basilica Cattedrale.
Vincenzo Rosana