All’inizio della Quaresima, mentre in Italia e in tutto il mondo si vivono momenti di apprensione a causa della diffusione del Coronavirus, il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, con una breve lettera indirizzata alla comunità diocesana, “esorta alla speranza e a una fede matura”, invitando i fedeli a leggere questa epidemia “alla luce del Vangelo”.
Mons. Staglianò nel suo messaggio, da un lato richiama tutti al dovere civile di seguire “ogni buona indicazione di comportamento che sia rispettoso degli altri, per evitare il rischio del contagio”; dal versante della fede, raccomanda l’impegno “a intensificare le nostre preghiere” ma “secondo l’insegnamento di Gesù”.
Questo significa per il Presule non seguire “letture apocalittiche” che danno credito a un Dio che castiga, puntando sulla paura della gente. Bisogna invece – afferma mons. Staglianò – “conoscere meglio il volto di Dio a cui si rivolgono le preghiere, per evitare di pregare inutilmente. Sono infatti inutili le preghiere rivolte a un “dio che non esiste”, tipo il dio tappabuchi, o il deus ex machina o il dio castigatore, tanto meno il dio guerriero”.
Il Dio a cui rivolgersi in questi tempi difficili è “solo il Dio di Gesù – continua il vescovo – il Padre del Signore nostro Gesù Cristo che dona lo Spirito, un Dio solo e sempre amore, che non castiga, non si vendica, non manda il dolore e non terrorizza e non piega la volontà superba degli esseri umani con flagelli come il coronavirus”.
Con questo messaggio e con la preghiera formulata per chiedere la liberazione dall’epidemia, mons. Staglianò ha inteso entrare nel “senso” della preghiera cristiana “nel nome di Gesù”, auspicando che sia recitata nelle Messe domenicali, a partire da oggi, 26 febbraio, Mercoledì delle Ceneri.
Di seguito pubblichiamo il testo della preghiera
(In allegato alla notizia, si può leggere il messaggio/preghiera del vescovo)
Preghiera cristiana,
in tempi di Coronavirus
Signore d’infinita misericordia,
custode degli uomini,
compagno dei sofferenti
e conforto degli infermi;
nell’incertezza di questo tempo,
pieno di oscurità, noi ti preghiamo:
rivelaci del tempo
il senso ed il segno,
perché alla tua luce vediamo la luce.
Tu, che ogni cosa hai creato
con ordine, misura e bellezza
ispiraci il sapiente timore
per l’opera delle tue mani;
e quando le nostre opere
violentano la Tua,
ferisci con il rimorso
la nostra coscienza
e suscita in noi il ritorno a Te
con la penitenza.
Signore d’infinita misericordia,
padre degli uomini,
fratello dei sofferenti
e amico degli infermi;
nell’insicurezza di questo tempo,
pieno di paura, noi ti supplichiamo:
non abbandonarci nella tentazione.
Tu che ti innalzi vittorioso
sopra ogni morte e turbamento,
mentre ogni sicurezza si sbriciola
rendi ferma la Fede,
e mentre l’angoscia ci arresta
e il sospetto ci deforma,
rimangano luminose
Speranza e Carità.
Signore d’infinita misericordia,
amante degli uomini,
volto dei sofferenti
e sostegno degli infermi;
in questo ed in ogni tempo
noi ti invochiamo:
rendi i cristiani audaci nell’amore,
oltre ogni gretta chiusura del cuore.
Tu, Provvidenza amabile
che reggi con sapienza l’universo,
raccogli la preghiera della Chiesa:
istruisci i governanti,
illumina i ricercatori,
custodisci gli operatori sanitari,
preserva i sani,
soccorri i contagiati,
liberaci da ogni male.
A Te, Signore d’infinita misericordia,
Trinità d’amore e compassione,
da tutta la terra sia gloria e onore,
nei secoli dei secoli.
Amen.