Noto. In diocesi Avvento di solidarietà per il Caritas Baby Hospital di Betlemme

Quest’anno, il tradizionale albero di Natale che addobberà Piazza San Pietro in occasione delle festività natalizie, sarà dedicato al Caritas baby Hospital di Betlemme. Si tratta di un segno di grande amicizia e di disponibilità verso i piccoli pazienti che sono ricoverati in questa struttura. In tale circostanza, il prossimo 5 dicembre, una piccola delegazione dell’ufficio di Aiuto Bambini Betlemme sarà ricevuta in udienza da Papa Francesco.
Nel pomeriggio l’albero verrà acceso e
da quel momento, una luce carica di fraternità accompagnerà le feste di Natale, accorciando le distanze tra l’Italia e Betlemme.
Ma conosciamo meglio questo ospedale: le porte del Caritas Baby Hospital sono aperte dal 1952 per bambini ammalati e per le madri, indipendentemente dalla loro religione e dalla loro estrazione sociale. Tutto è iniziato dall’opera di un prete svizzero, padre Ernst Schnydrig, insieme al medico palestinese Antoine Dabdoub.
Oggi, il Caritas Baby Hospital è diventato un’oasi di tranquillità e di pace per i piccoli e per le loro famiglie che vivono in Cisgiordania. In quest’area abitano circa 300mila bambini, privi di una reale possibilità di assistenza sanitaria. Nella regione, il Caritas Baby Hospital rappresenta una struttura insostituibile.
Ogni anno dal poliambulatorio del Caritas Baby Hospital passano 48.000 bambini. Nei 74 letti dei reparti vengono accolti quasi 5.000 piccoli degenti.
A fine 2019 è partita la costruzione della nuova Unità di Osservazione Pediatrica Breve. Negli ultimi anni è stata creata l’Unità di Terapia Intensiva: l’ospedale è ben attrezzato anche per la gestione delle emergenze e il trattamento di piccoli pazienti in condizioni critiche. Nell’ottobre del 2014 è stata inaugurata la “Play Room” (Stanza dei Giochi”), in cui i bambini possono giocare e studiare e, in questo modo, guarire.
Anche la nostra Chiesa locale, attraverso l’impegno della Caritas diocesana, vuole dedicare l’Avvento di solidarietà all’Ospedale pediatrico di Betlemme.
L’iniziativa, fortemente caldeggiata dal nostro vescovo, mons. Antonio Staglianò, vuole esprimere un segno di carità concreta verso i bambini ammalati di Betlemme, perché il Natale che stiamo per celebrare – come ci ricorda il vescovo nel suo messaggio di Avvento – non sia un altro giorno di festa nel nostro calendario, ma un Natale “altro”, vissuto dentro una fede che si traduce in gesti di amore e di prossimità, capaci di incarnare il Vangelo nelle tante periferie esistenziali degli uomini e delle donne del nostro tempo.