Venerdì 7 febbraio 2020, a Noto, presso l’Aula Magna del C.U.M.O., è stato inaugurato il Master di primo livello della LUMSA per Operatori in ambito politico e istituzionale. Un percorso accademico post-laurea, primo nel suo genere, che è stato presentato lo scorso gennaio a Pozzallo, in occasione del centenario della nascita di Giorgio La Pira.
Il Master è stato pensato proprio nel segno della testimonianza di Giorgio La Pira, definito il “sindaco santo”, che ha fatto propria la vocazione alla politica, al fine di preparare una classe dirigente compente e al servizio del bene comune.
Il direttore del Master, il dott. Tonino Solarino, nel presentare questo percorso ha spiegato che “oggi c’è un grande bisogno di una classe dirigente competente e onesta, un bisogno in tutte le realtà: nella scuola come nelle imprese, un bisogno ancora più forte in ambito politico”.
“La politica è una parola deteriorata – ha dichiarato Solarino – ma non è sporca. È arte nobile. Per Giorgio La Pira è l’arte più nobile”.
“Ci sono diversi modi per non essere idioti – ha aggiunto ancora il direttore del Master – e vivere con fedeltà la vocazione di ‘animali politici’ secondo la bella definizione degli umani coniata da Aristotele. Fare bene il proprio dovere e sentirsi impegnato a qualificare il proprio lavoro e la propria professionalità; vigilare non girandosi dall’altra parte, ma esercitando il dovere della denuncia di fronte all’ingiustizia; mettersi insieme agli altri per trovare insieme le soluzioni che attengono alla responsabilità di ogni cittadino tenendo sempre aperta la domanda: cosa posso fare per la mia città?”.
Presentando poi le finalità del Master, il dott. Solarino ha evidenziato che esso intende “offrire occasioni di studio e di consapevolezza di sé. Va restituito alla politica il primato dell’interiorità perché tutti, e ancora di più chi fa politica, corriamo il rischio della dipendenza dal potere, di usare l’altro per il proprio successo, del possesso bulimico dei beni aprendo burroni profondi nella nostra anima e nell’ anima della città”.
L’evento, celebrato a Noto, è stato l’atto di inizio ufficiale, con la Lectio Magistralis dal titolo: “Politikòn”, tenuta dal Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò. L’incontro ha visto presenziare anche don Salvatore Cerruto, presidente della Scuola Formazione Politica “G. La Pira”, don Maurizio Novello, responsabile diocesano della Pastorale Universitaria, il dott. Corrado Spataro, presidente del C.U.M.O e il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.
Il Master, aperto anche a coloro che sono in possesso di laurea triennale, nasce grazie all’organizzazione della Lumsa e dell’Istituto di antropologia PAIDEIA, con la collaborazione della Diocesi di Noto, della Scuola di formazione politica “Giorgio La Pira”, del CUMO, del Consorzio Universitario di Ragusa, della Fondazione San Corrado, e dei sindaci dei comuni di: Ragusa, Noto, Modica, Scicli, Ispica, Pozzallo, Portopalo, Avola e Rosolini, e della Banca Agricola Popolare di Ragusa. L’inizio delle lezioni è previsto per il 21 febbraio 2020, e si terranno tra Ragusa, Modica e Noto.
Nel suo intervento, il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò ha messo l’accento sulla necessità di capire e di comprendere appieno il significato di ciò che è “politico”, cioè di quanto designa un’azione consapevole, pensata, critica che si pone a servizio dell’uomo e della sua dignità: “Questo significato non è raggiunto una volta per sempre, ma è in divenire, un orizzonte a cui guardare insieme”.
“Pensare è il primo atto politico – ha affermato il vescovo – senza questa operazione critica, non c’è politica, ma interessi personali, corruzione, malaffare”. Mons. Staglianò ha quindi sottolineato che questo “atto del pensare” non può che partire dall’uomo, “animale ‘divino’, poiché in lui c’è una tensione all’autotrascendenza, cioè ad andare oltre se stesso, verso la pienezza e la compiutezza della sua umanità. In questo ‘bisogno’ sta la sua grandezza!” e citando Rosmini ha incalzato: “L’uomo non è grande, se non perché egli è bisognoso”.
Questo bisogno per il vescovo si traduce nella necessità che la politica di ponga questa fondamentale domanda: “Chi è l’uomo?”. A partire da questo interrogativo la politica “deve tornare ad essere servizio alla dignità della persona e della sua promozione; diversamente sarà asservita a logiche di potere, dominate da un’economia iniqua che mortifica l’umano e lo ‘cosifica’. Sarà allora la politica a guidare l’economia, e non viceversa. Da qui l’importanza di questo Master, come spazio di esperienza e di impegno per un servizio illuminato di formazione ed educazione, dove l’uomo si sviluppa o si perde inesorabilmente”.