II Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

«Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite» (Sal 147,3)
Dal dolore alla consolazione.

 

Carissimi sorelle e carissimi fratelli,

anche quest’anno la Chiesa italiana è chiamata a pregare per le vittime e i sopravvissuti agli abusi perpetrati ai minori e alle persone vulnerabili. La preghiera, accompagnata all’azione, se è autentica ‘cambia la vita’ è forza e sostegno del quotidiano vivere, è sostegno nelle difficoltà, ma anche nella lotta contro il male: «Quando il Nemico, il Maligno, vuole combattere la Chiesa, lo fa prima di tutto cercando di prosciugare le sue fonti, impedendole di pregare» (Papa Francesco, 14 aprile 2021).

Con fatica e con responsabilità la Chiesa sta affrontando questo male che ha provocato indicibili sofferenze, tanto dolore a prediletti del Signore. A volte non siamo stati capaci di accogliere, ascoltare, accompagnare, guidare e consolare chi è stato profondamente ferito: perdonaci, Signore! Proteggi Signore i piccoli e i deboli, inconsapevoli vittime della oscura malvagità di chi ha scelto di operare nel male.

L’abuso, in ogni sua forma, è inaccettabile: provoca profonde ferite e i ‘sopravvissuti’ spesso ‘invisibili ai nostri occhi’ desiderano essere ‘guardati con amore’ e non come ‘scartati’, a causa dell’indifferenza: il buon samaritano guarda il malcapitato, si ferma se lo carica e lo accompagna alla locanda per farlo curare.

Questo è l’atteggiamento evangelico, pastorale che deve avere la nostra vita di fede, personale e comunitaria. Non si tratta, per altro, solo della “pietas umana” che condividiamo con tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Per noi cristiani si tratta del volto santo del Padre di Gesù, solo e sempre amore, tradito miseramente dalla nefandezza degli abusi sui minori. Non esiste forma più barbara per mortificare il cristianesimo e il Vangelo di Gesù che tutti convoca alla libertà nell’amore e all’amore in libertà, vero chiunque, in particolare verso i piccoli e gli indifesi.

Vi invito, per il 18 novembre p.v., alla preghiera in questa Giornata che vedrà tutta la Chiesa a fermarsi e a riflettere anche alla luce del primo Report che verrà reso pubblico e che ci permetterà di operare sempre di più con responsabilità.

Nei giorni scorsi il Vicario episcopale e Direttore dell’Ufficio Fragilità – Servizio tutela minori e delle persone vulnerabili, don Fortunato Di Noto, ha inviato a tutti i sacerdoti della nostra Diocesi una Lettera e i riferimenti al materiale per l’animazione della Giornata. Invito tutti a farne tesoro e a realizzare un momento di preghiera e di riflessione, affidando al cuore misericordioso di Dio, la disponibilità a operare sempre di più per i piccoli e le persone fragili e chiedere il cambiamento e il rinnovamento della vita cristiana.

Posso assicurare che il Servizio pastorale delle fragilità in questi anni, con responsabilità, discrezione e competenza ha accolto e accompagnato tante situazioni di disagio e di sofferenze, continuiamo a operare per il bene della Chiesa e per la tutela dei minori e di chi si trova piagato per ottenere cura e sostegno.

Uniti nella preghiera, vi benedico nel Signore.

Noto, 17 novembre 2022 

+ Antonio Staglianò
Amministratore apostolico
Diocesi di Noto