IN ATTESA DEL GIORNO DEL SOLE

Riflessione a conclusione della Processione della Santa Spina. Noto
07-04-2023

«Se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane solo se invece muore produce molto frutto».

Carissimi fratelli e sorelle siamo qui nel sagrato della Chiesa del Santissimo Crocifisso dopo aver pregato lungo le nostre strade, meditato silenziosamente e processionalmente sulla passione e sulla morte di Nostro Signore Gesù Cristo caduto, prima della festa di Pasqua, per la ferocia degli uomini, per la loro malvagità e condotto in un sepolcro nuovo donato dall’umana pietà di un discepolo sconosciuto passato alla storia con il nome di Giuseppe di Arimatea.

Il male e il bene si affrontano in un duello che ancora oggi si fa presente in coloro che predicano il male e in coloro che lavorano silenziosamente per il bene e per il trionfo della luce.

Oggi abbiamo accompagnato Gesù al sepolcro e abbiamo anche condiviso il dolore della Madre, la Vergine Santissima addolorata. Abbiamo pregato in questi giorni il Signore nostro Gesù Cristo per le tante lacrime, per i tanti dolori, per le tante sofferenze, per le spine che ancora affliggono il cuore dell’umanità: la spina della guerra, la spina della pandemia, la spina dell’orgoglio, la spina della superbia, la spina della povertà, la spina della mancanza di lavoro, le molteplici spine che ancora continuano a portare dolore nella vita di molte famiglie.

Questa sera vogliamo pregare il Signore, vogliamo pregare la Vergine Santissima Addolorata perché lungo la nostra strada risplenda il sole della giustizia, il sole della carità, il sole della misericordia: di questo noi abbiamo bisogno, di giustizia, di carità, di misericordia, di amore e di solidarietà.

Attendiamo con grande trepidazione «il primo giorno dopo il sabato», giorno del trionfo di Cristo. Il sabato santo è il giorno del silenzio, della preghiera e dell’attesa e noi vogliamo pregare perché il giorno nuovo porti tanta pace nel cuore di tutti.

Il nostro grazie va ai portatori di san Corrado che hanno condotto fin qui l’Urna di nostro Signore così come anche ai portatori dell’Addolorata, grazie alle diverse Confraternite e ai ragazzi e capi Scout, ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose e al nostro Seminario.

Prepariamoci così alla Pasqua della Resurrezione. «Gioia mia Cristo è risorto… è veramente risorto» questo è l’annunzio che attendiamo nel nostro cuore.

Sia lodato Gesù Cristo! Buona Pasqua a tutti.