La nostra storia è legata in maniera indissolubile a fatti, persone e avvenimenti che raccontano la bellezza della faticosa arte dello stare con viva passione dentro la città degli uomini. Ci sono sogni, opere e testimonianze che rimangono per sempre scolpite sul calendario della vita a ricordo del nostro pellegrinaggio terreno.
Siamo tutti impegnati nella ricerca affannosa della pace e di affiancare i passi di chi semina, credendoci fortemente, in ogni parte del mondo, armonia e concordia! Fatica ardua e impegnativa…
«Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: “Regna il tuo Dio”. Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion. Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio» (Is 52, 7-10).
Carissimi fratelli e sorelle, carissimi confratelli nel sacerdozio, religiosi e religiose, carissimi ammalati, cari seminaristi vi giunga il mio affettuoso saluto in questo glorioso tempio, segno visibile della maternità della Chiesa che tutti accoglie e custodisce nel suo amore.
Le parole di Isaia sono un segno di speranza e di consolazione per tutte le nostre comunità che vogliono, nello spirito sinodale, alzare la voce, gridare di gioia, perché il Signore che ha snudato il suo braccio misericordioso, è il Consolatore ed è questo il lieto annunzio che voi messaggeri di pace dovete donare a tutti gratuitamente…
Illustrissimo Signor sindaco, onorevole Innocenzo Leontini, signor Presidente del consiglio, signori assessori, consiglieri e dirigenti del Comune di Ispica, grazie per la vostra accoglienza e per l’indirizzo di saluto rivoltomi a nome di questa bella città.
La storia di Ispica che ci precede è ricca di cultura e tradizioni che hanno reso questo territorio culla di civiltà nei secoli. Nel tempo si sono succedute le dominazioni sicula, greca, romana, bizantina, saracena e normanna, sveva e angioina: siete una popolazione che racconta il fascino della nostra terra. E’ interessante quanto scrive lo storico palermitano Antonio Mongitore: nel suo Della Sicilia Ricercata riferisce che l’apostolo Paolo avendo soggiornato a Spaccaforno, non lontano dal castello, fece scaturire una fonte, al contatto della cui acqua i serpenti intorpidivano e morivano…
Tornare da Vescovo della Chiesa Cattolica nella propria amata cittadina suscita forti emozioni e sentimenti di gratitudine al Signore, alla Vergine Santissima, ai santi protettori di questa terra e a tutti voi carissimi concittadini che, in mille maniere e in tante circostanze, anche quelle dolorose, avete manifesto un forte affetto e vicinanza a me e ai miei amati e indimenticabili familiari.
Dal 12 dicembre 2022 la mia vita è cambiata radicalmente. Notevolmente cambiata. Non è facile lasciare la propria terra per andare in altri lidi dove con diverse responsabilità di natura pastorale, spirituale e amministrativa il Signore ti chiama a vivere, nello spirito della semplicità, un servizio più grande: guidare sulla via della santità il Suo popolo.
Gentilissimo Signor Sindaco Dottor Gianfilippo Bancheri, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Antonio Drogo, Signori assessori, Consiglieri comunali, Dirigenti e Personale del Comune di Delia, miei carissimi concittadini, grazie per la calorosa e familiare accoglienza di oggi e per la vostra presenza significativa e numerosa lo scorso 18 marzo nella magnifica e stupenda Cattedrale di Noto, nel giorno della mia consacrazione episcopale.
Vi sono grato per le parole che mi avete rivolto a nome dell’Amministrazione, del Consiglio Comunale e di tutti i deliani. La visita al mio caro e amato paese si colora di sentimenti di gratitudine e stima per tutti i deliani…
Gentilissimo Signor Sindaco, dottor Gaetano Montoneri, Signor Presidente del Consiglio Comunale, signor Giorgio Chiaramida, Signori assessori, consiglieri comunali, dirigenti e personale del comune di Portopalo di Capo Passero, grazie per la calorosa e familiare accoglienza in questo ultimo lembo d’Italia, circondato dal mare e baciato dal sole.Vi sono grato per le parole che mi sono state rivolte e per la condivisione del vostro servizio al paese e a tutti coloro che arrivano a Portopalo dal mare e dalla terra. So bene che siete un popolo laborioso che fate tanti sacrifici, per la vostra spiccata vocazione di pescatori e anche di agricoltori. Per dare un futuro ai vostri figli affrontate le onde del mare e vi imbarcate in mezzo anche a tanti pericoli…
Gentilissima Sindaca, professoressa Carmela Petralito, Signor Presidente del Consiglio Comunale, signori assessori e consiglieri, vi ringrazio per la cordiale accoglienza e per l’indirizzo di saluto che mi avete rivolto a nome di questa bella città di Pachino.
La storia di questo territorio e del promontorio di Pachino è molto antica e ha subìto il fascino di tante culture, dai fenici ai punici, dai greci ai romani fino alle colonie maltesi che popolarono Pachino dalla sua fondazione nel 1760 voluta dai fratelli Starrabba. Persino Virgilio nell’Eneide scrive che i Troiani guidati da Enea si trovarono “a girar Pachino e la Trinacria tutta”. Una lunga storia perché questo territorio è fertile e abbondante come dice il significato del nome stesso nell’etimologia greca…
Gentilissimo Signor Sindaco, Onorevole dottor Roberto Ammatuna, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Dottoressa Quintilia Celestri, signori assessori, consiglieri comunali, dirigenti e personale del comune di Pozzallo, grazie per la calorosa e familiare accoglienza nella solare e bella città di Pozzallo.
Vi sono grato per le parole che mi sono state rivolte e per la condivisione del vostro servizio alla città e a tutti coloro che arrivano a Pozzallo dal mare e dalla terra. So bene che siete un popolo laborioso che fate tanti sacrifici, per la spiccata vocazione marittima. Per dare un futuro ai vostri figli affrontate le onde del mare e vi imbarcate per lunghi mesi, lontano dai vostri affetti ma col cuore nella vostra città e nelle vostre famiglie…
Carissimi, sento il dovere di ringraziarvi tutti, a cominciare dal Signor Sindaco On.le Avvocato Rossana Cannata, che ringrazio anche a nome del clero avolese, grazie per la sua accoglienza in quest’aula consiliare, grazie per quanto ha voluto dirci pocanzi, ho ascoltato le sue parole con il dovuto interesse e la necessaria attenzione, ringrazio altresì il Vice Sindaco Avvocato Massimo Grande, come anche al Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Coletta e al suo Vice Presidente Avvocato Stefano Libro, saluto e ringrazio tutta la giunta municipale e i signori consiglieri. Saluto di cuore anche il clero di Avola qui rappresentato e i membri del coordinamento pastorale vicariale.
Carissimi, la vostra è una bella città a pianta esagonale, la cui progettazione dopo il devastante terremoto del 1693 fu affidata ad un architetto siciliano, un religioso Gesuita, Padre Angelo Italia che ben pensò di tracciare l’esagono con due strade principali a forma di croce,..