Carissimi, sento il dovere di ringraziarvi tutti, a cominciare dal Signor Sindaco On.le Avvocato Rossana Cannata, che ringrazio anche a nome del clero avolese, grazie per la sua accoglienza in quest’aula consiliare, grazie per quanto ha voluto dirci pocanzi, ho ascoltato le sue parole con il dovuto interesse e la necessaria attenzione, ringrazio altresì il Vice Sindaco Avvocato Massimo Grande, come anche al Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Coletta e al suo Vice Presidente Avvocato Stefano Libro, saluto e ringrazio tutta la giunta municipale e i signori consiglieri. Saluto di cuore anche il clero di Avola qui rappresentato e i membri del coordinamento pastorale vicariale.
Carissimi, la vostra è una bella città a pianta esagonale, la cui progettazione dopo il devastante terremoto del 1693 fu affidata ad un architetto siciliano, un religioso Gesuita, Padre Angelo Italia che ben pensò di tracciare l’esagono con due strade principali a forma di croce,..
Gentilissimo Signor Sindaco, dottor Corrado Figura, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Dott. Pietro Rosa, signori assessori, consiglieri comunali, dirigenti e personale del comune di Noto, grazie per la calorosa e familiare accoglienza, di oggi e dello scorso 18 marzo, giorno della mia consacrazione episcopale e dell’insediamento nella nostra bella città e diocesi di Noto. Vi sono grato per le parole che mi sono state rivolte a nome dell’amministrazione, del consiglio comunale e di tutti i netini. La mia prima visita nel Palazzo di città vuole significare sentimenti di gratitudine e stima e la piena collaborazione della chiesa nella custodia e nel progresso della città…
Distinte Autorità, vi saluto con sincero rispetto e, se mi è consentito, con sentita cordialità. Ringrazio per la sensibilità dell’invito a partecipare al Consiglio Comunale.
Modica è la prima tappa della mia visita pastorale nella Diocesi che Papa Francesco ha voluto affidare alle mie cure pastorali. Il mio è un inizio. Voglio capire meglio il contesto, le risorse e le difficoltà del nostro territorio – articolato in centro abitativo e zona rurale – e mi sento arricchito interiormente perché già mi sento uno di voi.
Le condizioni socioeconomiche della città – che condivide la fragilità dell’intero territorio siciliano – fanno registrare diffuse situazioni di precarietà nella vita delle famiglie, il cui riflesso è motivo di impegno della Chiesa modicana. In ambito prettamente sociale Modica è senz’altro una realtà multietnica e multiculturale, dove la presenza del flusso migratorio occupa una parte importante, pur conoscendone la fatica della integrazione…
Giorno di dolore e di sofferenza per tutti quelli che credono nella potenza dell’amore di Gesù perché oggi, carissimi fratelli e sorelle, carissimi amici noi facciamo profonda memoria del dolore di Cristo, delle sue cadute, facciamo memoria della nostra salvezza perché dalle sue piaghe e per le sue ferite noi siamo stati salvati e siamo stati redenti. Questa è la fede dei cristiani che riconoscono nella croce di Gesù il segno della potenza misericordiosa di Dio.
Nel libro di Giobbe, carissimi fratelli e sorelle, si legge: «Io lo so che il mio Redentore è vivo e che ultimo di ergerà sulla polvere». Giobbe centinaia di anni prima della nascita e della morte di Cristo, «vede» la Sua resurrezione. Questa è la fede di un uomo che sa guardare oltre e che vede il giorno di Cristo, non solo la sua morte ma anche la sua resurrezione. «Io lo incontrerò da amico, da familiare e da confidente». In queste ore, carissimi fratelli e sorelle, abbiamo ricordato la passione di Gesù, la sua sofferenza, il suo patire, la sofferenza fisica e spirituale, il sentirsi rinnegato e tradito dai suoi amici.
Sento il profumo della Grazia Divina spandersi e riempire di gioia e misericordia evangelica i cuori oranti del Popolo Santo di Dio che, nella ritrovata Bellezza di questa nobile e Santa Casa del Signore, oggi accoglie il Suo Pastore, per volere dell’Onnipotente, per l’azione santificante della preghiera consacratoria e la potenza umile e preziosa del Sacro Crisma che tutti ci rende figli dell’unico Padre e, con quanti sono stati scelti da Lui, fratelli nel sacerdozio. Nell’innalzare il canto della gratitudine obbediente e filiale, togliendo i calzari della mia fragilità e della mia piccolezza, mi inchino con animo adorante al Dio dei Patriarchi e dei Profeti, degli Apostoli e dei Santi, dei piccoli e degli ultimi di ieri e di oggi e Lo ringrazio per avermi chiamato alla vita e scelto, senza alcun mio merito, ad essere Sacerdote di Cristo e ora, nella pienezza del Sacramento, apostolo e missionario del Suo Vangelo.
Da quella «stanza al piano superiore» nel cuore di Gerusalemme esco per camminare con i fratelli e le sorelle che il Signore oggi mi affida in questa straordinaria terra netina, ricca di fede, santità e operosa carità. A Colui che tutto muove in ogni senso e senso dà al nostro pellegrinaggio sulla fugace scena di questo fragile mondo, affido il mio Ministero episcopale perché sia segno visibile della Sua premura e della Sua materna Misericordia, ancòra di salvezza per tutti, per chi professa la fede in Gesù Cristo e per coloro che credono di non meritare il Suo Sguardo amorevole e il Suo perdono. Eminenza Reverendissima, Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo emerito di Palermo e già Nunzio Apostolico in Italia; Eccellenza Reverendissima Giambattista Di Quattro, Nunzio Apostolico in Brasile; Eccellenza Reverendissima, Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta, che mi ha scelto come suo collaboratore in molti ambiti della vita pastorale dell’amata Chiesa nissena, mia madre e oggi, con l’Imposizione delle sue mani e la preghiera consacratoria mi ha consacrato vescovo e guida di questa Chiesa locale; Eccellenze Reverendissime e vescovi conconsacranti, Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo Metropolita di Siracusa, Mons. Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa, compagni di studi e di vita seminaristica con cui ho condiviso i giorni più belli della prima giovinezza nell’amato Seminario Vescovile di Caltanissetta; Mons. Antonio Staglianò, mio predecessore che mi ha accolto nella città di Noto; Eccellenza Reverendissima Mons. Melchisedec Sikuli Paluku, Vescovo di Butembo-Beni; Eccellenze Rev.me Mons. Giuseppe Malandrino e Mariano Crociata, Vescovi emeriti di Noto; Eccellenze Rev.me Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, Mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina e Mons. Angelo Giurdanella, Vescovo di Mazara del Vallo e figli di questa Chiesa…